Annovis Bio, Inc. ha annunciato la pubblicazione di nuovi dati di uno studio precedente a sostegno di buntanetap come inibitore traslazionale della proteina precursore dell'amiloide (APP) nei pazienti con malattia di Alzheimer (AD) in fase iniziale. Buntanetap è una molecola orale che si lega selettivamente a un elemento che risponde al ferro nell'mRNA di APP e di altre proteine neurotossiche e ne inibisce la traduzione. Attraverso questo meccanismo, è stato dimostrato che il buntanetap diminuisce la produzione di amiloide beta (Aß), un segno distintivo fondamentale nell'AD.

Questo studio, terminato nel 2021, mirava a valutare gli effetti farmacodinamici di buntanetap sulla traduzione dell'mRNA di APP, impiegando la cinetica di etichettatura isotopica stabile (SILK). SILK misura la traduzione, lo stato stazionario e la degradazione di una proteina nel liquido cerebrospinale (CSF) ed è in grado di rilevare sottili cambiamenti proteici, che non possono essere misurati nel normale campionamento del CSF. Qui, SILK è stato utilizzato per misurare la cinetica dell'APP nei pazienti con AD precoce e per quantificare l'Aß40 nel liquor.

In questo studio randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, i partecipanti hanno ricevuto buntanetap per via orale (1x60, 2x60 e 3x60 mg al giorno o placebo) per un periodo di 25 giorni. Al termine dello studio, i pazienti sono stati catarizzati nella colonna vertebrale lombare per 36 ore, per adattarsi al tempo totale necessario affinché l'APP venga sintetizzata, trasformata in Aß e degradata. Un totale di 15 pazienti ha completato lo studio.

In particolare, l'analisi degli eventi avversi non ha dimostrato alcun effetto dose-dipendente di buntanetap rispetto al placebo, affermando la sicurezza e la tollerabilità del farmaco. Inoltre, la modellazione multiparametrica della cinetica dell'APP ha fornito ulteriori prove della riduzione dose-dipendente della produzione di APP da parte di buntanetap. Un modello che includeva la concentrazione liquorale lombare pre-farmaco come covariata ha mostrato una significatività statistica tra i gruppi placebo e buntanetap 120 e 180 mg al giorno, suggerendo un effetto del farmaco sulla riduzione della produzione di APP.

In generale, buntanetap ha abbassato la velocità di traduzione, la concentrazione massima (Cmax), ha allungato il Tmax e ha diminuito l'area sotto la curva (AUC). È importante notare che i risultati non erano statisticamente significativi (a parte la differenza tra placebo e 120 e 180 mg menzionata sopra) a causa del numero molto ridotto di pazienti; tuttavia, la tendenza dimostrata rispecchia pienamente il meccanismo d'azione di buntanetap come inibitore traslazionale di APP.