argenx SE ha annunciato il suo piano di continuare lo sviluppo di efgartigimod fino alla Fase 3 negli adulti con malattia di Sjogren primaria (SjD), in seguito all'analisi dei dati topline dello studio di Fase 2 RHO. I risultati dettagliati saranno presentati in occasione di un prossimo meeting medico. La decisione di avanzare lo sviluppo clinico di efgartigimod nella SjD è stata sostenuta dai risultati di sicurezza, efficacia e biomarcatori dello studio.

Il profilo di sicurezza e tollerabilità osservato era coerente con altri studi clinici. Le valutazioni di efficacia hanno mostrato un effetto del trattamento su più endpoint clinici, coerenti anche con i dati dei biomarcatori. Lo studio di Fase 2 RHO è stato uno studio multicentrico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, per valutare la sicurezza e l'efficacia di VYVGART negli adulti con SjD.

Per entrare nello studio, i pazienti dovevano risultare positivi agli autoanticorpi anti-Ro e mantenere un flusso salivare residuo. Trentaquattro pazienti sono stati randomizzati 2:1 per ricevere efgartigimod o placebo per un massimo di 24 settimane. Nello studio di ricerca del segnale sono stati valutati diversi endpoint e biomarcatori, compreso l'endpoint primario del CRESS (Composite of Relevant Endpoints for Sjogren?s Syndrome).

All'interno del CRESS ci sono cinque componenti che comprendono: l'attività sistemica della malattia misurata dall'ESSDAI (EULAR Sjogren's Syndrome Activity Index), gli esiti riferiti dal paziente misurati dall'ESSPRI (EULAR Sjogren's Syndrome Patient Reported Index), la funzione delle ghiandole lacrimali e salivari e la sierologia. Per essere un responder CRESS, i pazienti dovevano dimostrare un beneficio clinicamente significativo in almeno 3 dei 5 elementi compositi. Sono stati raccolti altri dati, tra cui il clinESSDAI, lo STAR (Sjogren's Tool for Assessing Response), i dati dei biomarcatori e la variazione dei livelli di infiltrato linfocitario attraverso le biopsie parotidee. La Malattia di Sjogren (SjD) è una malattia autoimmune sistemica infiammatoria cronica, lentamente progressiva, caratterizzata dalla distruzione immunomediata delle ghiandole esocrine.

La SjD può essere gravemente debilitante e avere un impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti, con sintomi comuni riportati come secchezza degli occhi e della bocca, affaticamento, punti articolari e compromissione della funzione cognitiva. Inoltre, un sottogruppo sostanziale di pazienti soffre di malattia sistemica extraglandolare. Mentre la presenza di autoanticorpi anti-Ro e anti-LA IgG è considerata un segno distintivo della malattia, si ritiene che la causa di fondo della SjD sia multifattoriale, innescata da fattori ambientali, che portano all'autoimmunità e all'infiammazione cronica.

La SjD colpisce prevalentemente le donne, con un rapporto di incidenza di 9:1 tra donne e uomini. Data la natura eterogenea della malattia, il percorso terapeutico può essere impegnativo, con lunghi ritardi e alti tassi di diagnosi errata. Non esistono trattamenti approvati dalla FDA che abbiano come obiettivo la malattia stessa, per cui le terapie attuali si concentrano principalmente sulla gestione dei sintomi individuali.

Efgartigimod è un frammento di anticorpo progettato per ridurre gli anticorpi patogeni di immunoglobulina G (IgG) legandosi al recettore Fc neonatale e bloccando il processo di riciclaggio delle IgG. Efgartigimod è in fase di studio in diverse malattie autoimmuni note per essere mediate da anticorpi IgG che causano la malattia, compresi i disturbi neuromuscolari, i disturbi del sangue e le vesciche cutanee, in una formulazione sia endovenosa che sottocutanea (SC). Efgartigimod è commercializzato come VYVGART® per il trattamento della miastenia grave generalizzata in più di 30 regioni a livello globale e della trombocitopenia immunitaria in Giappone.