La chiamata arriva mentre il Primo Ministro olandese Mark Rutte visita il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Washington. Si prevede che i leader discuteranno le richieste statunitensi affinché i Paesi Bassi adottino le regole statunitensi introdotte in ottobre, volte a limitare l'industria cinese dei chip per rallentare i suoi progressi tecnologici e militari.

I Paesi Bassi ospitano ASML Holding NV, un produttore chiave di attrezzature per la produzione di semiconduttori. Il 15% delle sue vendite in Cina nel 2021, pari a 2 miliardi di euro (2,2 miliardi di dollari), potrebbe essere influenzato se i Paesi Bassi adottassero le nuove regole statunitensi.

"In questi tempi... di tensioni geopolitiche, l'autonomia strategica nazionale ed europea è di grande importanza", ha dichiarato il presidente di FME Theo Henrar.

"I Paesi Bassi sarebbero aiutati da un'azione più unificata e potente da parte dell'Unione Europea".

Alcuni politici europei, tra cui il Primo Ministro del Belgio, hanno messo in dubbio che i Paesi Bassi debbano essere lasciati soli a negoziare la politica sui chip con gli Stati Uniti, ma Rutte venerdì ha negato di sentirsi sotto pressione da parte di Washington sulla questione.

Il Ministro del Commercio olandese domenica ha detto di condividere le preoccupazioni degli Stati Uniti per l'eccessiva dipendenza dai produttori di chip asiatici e che la tecnologia dei chip ha applicazioni militari, ma i Paesi Bassi non adotteranno semplicemente le regole americane.

FME rappresenta gli interessi di 2.200 aziende tecnologiche olandesi, tra cui ASML e il produttore di apparecchiature più piccole ASM International.

(1 dollaro = 0,9269 euro)