MILANO (MF-DJ)--"Qualche fondo nostro aveva qualche quota insignificante di At1 di Credit Suisse. Avevano, invece, azioni del gruppo svizzero". Lo ha detto Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum a margine dell'assemblea dei soci per l'approvazione del bilancio.

"Ciò che ha accelerato la crisi di Credit Susse è stata la fuoriuscita di clientela spaventata da quello che è accaduto negli Stati Uniti". Per il manager, lo shock bancario americano è ormai finito, "perché dopo i primi casi di crisi si sono mossi più o meno tutti per fermare il panico".

Doris infatti non esclude che in un periodo di rialzi dei tassi la massa dei conti correnti vada a ridursi. "È naturale che ci sia una fuoriuscita verso i titoli di Stato che rendono molto bene e sono sicuri. Il problema è quando crolla la liquidità dei conti correnti. Se tutti incominciano a prelevare qualsiasi banca salta".

Quanto all'inversione della politica monetaria della Banca centrale europea Doris resta cauto: a suo parere i tassi di interesse potrebbero iniziare a scendere "dall'anno prossimo". Sempre secondo il banchiere, la Bce dovrebbe mantenere un atteggiamento prudente nella lotta all'inflazione: "Sarei prudente nell'alzare troppo i tassi, perché alcuni effetti li vedi subito, ma altri arrivano dopo un po'".

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April 18, 2023 10:25 ET (14:25 GMT)