MILANO (MF-DJ)--Prosegue il complesso lavoro di privatizzazione di B.Mps. La banca senese ha tra gli azionisti di riferimento il Mef che punterebbe a rispettare i tempi di uscita dal capitale stabiliti con le autorità europee. Con l'esecutivo guidato dal presidente Mario Draghi, dunque, non sarebbero all'orizzonte cambiamenti rispetto a quanto annunciato dalla banca il 10 febbraio circa la volontà del Governo di trovare un partner stabile. In merito al Capital Plan la banca sarebbe ancora in attesa di una risposta della Bce e della Dg Comp. In occasione dei risultati finanziari i vertici avevano spiegato che non c'è una tempistica relativa alla fine delle valutazioni e alla risposta delle authority.

L'istituto guidato dall'a.d. Guido Bastianini l'8 febbraio aveva annunciato che solo il Fondo Apollo aveva chiesto l'accesso alla data room. Secondo quanto riferito da fonti altri investitori istituzionali sarebbero interessati ad accedere per un approfondimento.

Domani è previsto un Cda per l'esame del progetto di bilancio 2020. B.Mps ha realizzato nel 2020 una perdita d'esercizio pari a 1,689 mld di euro, a fronte di un rosso di 1,033 mld conseguito nel 2019. Il risultato è stato impattato principalmente da componenti non operative (-1,305 mld) legate ad accantonamenti per rischi e oneri, e dalla revisione del valore delle Dta (circa 340 milioni di euro). Il margine di interesse ammonta a 1,291 mld di euro (-14% a/a). I coefficienti patrimoniali post operazione "Hydra" ammontano al 12,1% considerando il transitional cet1 ratio (rispetto all'8,7% dello Srep 2021 overall capital requirement). Il

transitional total capital ammonta al 15,7%.

cce

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2419:16 feb 2021

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February 24, 2021 13:17 ET (18:17 GMT)