Il Banco BPM in Italia martedì si è impegnato a incrementare moderatamente i profitti fino al 2026, in quanto le commissioni nette compenseranno il calo dei tassi d'interesse, consentendogli di quintuplicare il rimborso agli investitori rispetto agli ultimi quattro anni.

Nato nel 2017 dalla fusione di due banche cooperative regionali e radicato nella ricca regione italiana della Lombardia, il Banco BPM è la terza banca più grande d'Italia, il cui principale investitore è il Credit Agricole francese, con una partecipazione del 9,2%.

Banco BPM restituirà 4 miliardi di euro (4,3 miliardi di dollari) agli investitori entro il 2026, iniziando con 1,3 miliardi di euro di dividendi l'anno prossimo e, successivamente, decidendo su base annuale come suddividere il rimborso tra dividendi e riacquisti di azioni.

I tassi più alti hanno portato gli utili delle banche italiane a livelli record quest'anno, consentendo agli istituti di credito di aumentare la remunerazione degli azionisti.

Poiché si prevede che i tassi inizieranno a diminuire nel 2024, le banche stanno cercando di sostituire le entrate derivanti dai prestiti con quelle derivanti da attività come la gestione patrimoniale e le assicurazioni.

Banco BPM mira a fare delle commissioni nette il suo principale motore di profitto, facendole crescere del 5% annuo in media nel periodo 2023-2026.

Impegnandosi anche ad aumentare di un quinto le posizioni manageriali ricoperte da donne entro il 2026 e ad assumere centinaia di specialisti informatici e di dati, Banco BPM ha previsto un utile netto nel 2026 superiore a 1,5 miliardi di euro rispetto a 1,2 miliardi nel 2023.

L'amministratore delegato Giuseppe Castagna ha dichiarato in un comunicato che la banca raccoglierà i benefici delle sue partnership commerciali "in un contesto economico che presumibilmente, già nel 2024, potrebbe vedere una riduzione dei tassi di interesse".

Un anno fa, Banco BPM ha ampliato la sua partnership con Credit Agricole, precedentemente focalizzata solo sul credito al consumo, per includere un accordo di 'bancassicurazione' a lungo termine nei prodotti non-vita.

A luglio di quest'anno, il finanziatore con sede a Milano ha stretto una partnership nei pagamenti con il fondo di private equity nazionale FSI e il gruppo bancario rivale ICCREA, con l'obiettivo di creare il secondo più grande operatore del Paese nel settore.

Nella gestione patrimoniale, Banco BPM è il maggiore investitore in Anima con una quota del 21,7%.(1 dollaro = 0,9277 euro)