SHANGHAI/BRUXELLES (Reuters) - Gli investigatori della Commissione europea ispezioneranno le case automobilistiche cinesi nelle prossime settimane nell'ambito di un'indagine sull'opportunità di imporre tariffe punitive per proteggere i produttori europei di veicoli elettrici (EV), hanno dichiarato tre persone coinvolte nel processo.

L'indagine, lanciata in ottobre e destinata a durare 13 mesi, mira a determinare se i veicoli elettrici più economici di produzione cinese beneficino ingiustamente di sussidi statali. Definita protezionistica dalla Cina, l'indagine ha inasprito le tensioni tra Pechino e l'Ue.

La Commissione europea, il ministero del Commercio cinese, Byd e Saic non hanno risposto al momento alle richieste di commento. Geely non ha rilasciato commenti, ma ha ricordato quanto detto in ottobre, ossia che l'azienda seguiva tutte le leggi e supportava la concorrenza leale del mercato a livello globale.

Una fonte ha detto che gli investigatori sono arrivati in Cina, mentre un'altra ha detto che le ispezioni sono previste per questo mese e per febbraio.

Le visite sono finalizzate a un lavoro di verifica, ovvero ispezioni in loco per controllare le risposte fornite dalle case automobilistiche ai questionari, ha detto una fonte. I documenti della Commissione europea relativi all'indagine dicono che è in "fase iniziale", con visite di verifica previste entro l'11 aprile.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Claudia Cristoferi)