Istituti rivali come Santander hanno a loro volta accantonato fondi dopo che il Covid-19 ha scosso le economie globali costringendo le banche a prepararsi a problemi di rimborso dei prestiti, anche se per alcune la crisi ha portato un boom delle attività di trading.

Da Bnp Paribas, la più grande banca della zona euro quotata in borsa, è arrivata una nota di maggiore ottimismo per il 2021, con un costo del rischio, che riflette gli accantonamenti per Npl, visto in calo rispetto al 2020 alla luce di un miglioramento dell'outlook nella seconda metà dell'anno.

Nel periodo tra ottobre e dicembre, il costo del rischio della banca è aumentato del 65,5% a 1,59 miliardi di euro rispetto all'anno precedente.

L'utile netto è sceso del 13,9% a 1,59 miliardi di euro -- sebbene oltre la stima media di un sondaggio di quattro analisti - mentre i ricavi sono diminuiti del 4,5% a 10,83 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con le aspettative.

La banca stima anche costi stabili per quest'anno, mentre i ricavi dovrebbero crescere leggermente.

Bnp Paribas prevede di pagare a maggio un dividendo di 1,11 euro per azione, in base a un payout del 21% -- nei limiti fissati dalla Bce per le banche al fine di preservare il capitale durante la crisi.

(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Sabina Suzzi)