Munari sostituirà Marina Natale, un dirigente veterano di UniCredit sotto la cui guida Amco ha fatto crescere i prestiti in gestione fino a 36,4 miliardi di euro (39,7 miliardi di dollari), con un aumento degli incassi del 12% annuo nel 2022, fino a 1,5 miliardi di euro.

La nomina è l'ultima mossa dell'amministrazione conservatrice del Primo Ministro Giorgia Meloni di nominare nuovi capi in una serie di aziende statali.

Il Tesoro ha anche sostituito il Presidente dell'Amco Stefano Cappiello, il funzionario attualmente responsabile della regolamentazione finanziaria presso il Ministero, con un ex funzionario del Tesoro, Giuseppe Maresca, andato in pensione qualche anno fa.

Dopo la crisi finanziaria globale del 2008-2009, l'Italia non è riuscita a utilizzare il denaro pubblico per ripulire le sue banche, come hanno fatto l'Irlanda o la Spagna, prima che entrassero in vigore le norme restrittive dell'Unione Europea per limitare gli aiuti di Stato alle banche.

Con le mani legate dalle nuove regole dell'UE, l'Italia si è affidata all'Amco e ha ideato uno schema di garanzie statali per aiutare la banca a smaltire i debiti inesigibili.

L'Amco ha svolto un ruolo chiave in tutte le principali crisi bancarie italiane degli ultimi anni, partecipando alle operazioni di salvataggio per liberare gli istituti di credito in difficoltà dai debiti inesigibili.

Tuttavia, per conformarsi alle regole dell'UE che le impongono di essere un attore regolare del mercato, Amco ha anche preso parte a gare d'appalto, facendo offerte e spesso prevalendo su altri gestori di crediti deteriorati finanziati privatamente.

Uno di questi concorrenti è doValue, la più grande società di recupero crediti in Italia, il cui amministratore delegato ha lasciato ad aprile.

Natale è considerato un potenziale candidato per assumere il ruolo di CEO, ora ricoperto ad interim da Manuela Franchi, CFO di doValue. DoValue ha rifiutato di commentare.

(1 dollaro = 0,9163 euro)