Lo ha scritto lo stesso magnate francese in un contributo al libro 'Dictionnaire amoureux de l'entreprise et des entrepreneurs', di cui Challenges magazine ha pubblicato oggi degli estratti.

Si tratta della prima volta in cui Bollore, un imprenditore riservato e influente che nel corso di oltre 40 anni di carriera ha costruito un gruppo che spazia dai media alla logistica dal valore di 15 miliardi di euro, ha menzionato pubblicamente la propria situazione medica come uno dei motivi per fare un passo indietro.

Il magnate non ha elaborato ulteriormente sulla sua condizione. Un portavoce di Bollore non ha commentato in merito alla natura dei suoi problemi di salute.

"L'attesa (per il passaggio del testimone dell'azienda) è stata agevolata da una serie di difficoltà che mi riguardano: a livello giudiziario, medico e nella gestione del business, fattori che potrebbero indicare che la fine della mia carriera è vicina e che è necessario passare il testimone", ha scritto Bollore.

L'imprenditore, che ha 69 anni, ha da tempo dichiarato che cederà le redini del gruppo che porta il suo nome, che controlla il conglomerato media Vivendi, prima dell'anniversario per i 200 anni del gruppo gestito dalla famiglia, il mese prossimo.

La recente decisione di vendere gli asset logistici africani dimostra l'intenzione di ritirarsi velocemente dalle attività storiche del gruppo e di trasformare Vivendi e le tante partecipazioni della società - tra cui Telecom Italia - nel nuovo centro focale del gruppo.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Milano Sabina Suzzi)