DAZN Group Limited è in trattative avanzate per acquistare le attività sportive di BT Group plcs. Un accordo tra le due società potrebbe essere raggiunto nel giro di poche settimane, secondo quanto riferito da più persone a conoscenza diretta delle trattative. Ciò consentirebbe all'azienda di telecomunicazioni di uscire dalla trasmissione sportiva e di concentrarsi sull'espansione delle sue reti 5G e full-fibre e sullo sviluppo di nuovi servizi di connettività. Un accordo rimodellerebbe il panorama radiotelevisivo del Regno Unito, dopo quasi un decennio di concorrenza sfrenata tra Sky e BT nei mercati dello sport e della banda larga. DAZN ha dimostrato di essere una minaccia emergente e quest'anno ha superato Sky Italia per i diritti di trasmissione delle partite di Serie A, nell'ambito di un accordo da 2,5 miliardi. L'azienda di streaming otterrebbe partite di alto profilo della Premier League inglese per rafforzare la sua nascente attività nel Regno Unito, oltre a rugby union, alcuni diritti di cricket e sport di nicchia, tra cui l'Australian Rules Football, se acquisisse l'unità BT. Kevin Mayer, presidente di DAZN, ha dichiarato la scorsa settimana ad una conferenza stampa che l'azienda di streaming vorrebbe avere i diritti della Premier League e che potrebbe essere interessata ad acquisire BT Sport, che ha descritto come un ottimo business. Tuttavia, non vi è alcuna certezza che si giunga ad un accordo, in quanto sono ancora in corso le trattative su una serie di fattori, tra cui il prezzo, che potrebbe aggirarsi intorno alle centinaia di milioni di sterline, e un accordo di licenza tra le due società. Una vendita è complicata da un accordo di licenza incrociata che BT ha con Sky, il che significa che l'emittente satellitare deve approvare l'accordo. Le due società hanno avuto colloqui su un potenziale cambio di proprietà. BT potrebbe comunque scegliere di collaborare con un altro operatore per la trasmissione sportiva o di mantenere l'attività all'interno dell'azienda. I colloqui con diverse parti interessate sono in corso da oltre sei mesi, dopo che la società di telecomunicazioni ha incaricato la banca d'investimento Lazard di esplorare le opzioni per l'attività. BT e DAZN hanno rifiutato di commentare i colloqui.