MILANO (MF-DJ)--E' iniziato il conto alla rovescia per l'assemblea degli azionisti di Generali Assicurazioni, chiamata a scegliere tra la lista del cda e quella del gruppo Caltagirone per il rinnovo del board della compagnia.

In vista dell'appuntamento di venerdì 29, il mercato inizia a fare i primi calcoli, sulla base degli annunci fatti nelle ultime settimane, per capire quale sará l'esito della partita.

CHI VOTERA' PER LA LISTA DONNET:

- Mediobanca con il 17,22% (di cui il 4,43% tramite prestito);

- De Agostini con la propria quota pari all'1,44% (in vendita ma valido fino al giorno dell'assemblea): il numero uno di De Agostini Lorenzo Pellicioli ha spiegato in un'intervista che il piano per Generali Assicurazioni presentato dal gruppo Caltagirone è "irrealizzabile e manca di chiarezza e sta provocando una battaglia tra gli azionisti".

Pellicioli è ricandidato nella lista del cda uscente.

- Gran parte degli investitori istituzionali, accreditati di circa il 30% del capitale del Leone, tra cui Norges, il fondo sovrano norvegese, Calpers, il piú grande fondo pensionistico statale statunitense, Union Investments, il fondo pensione canadese Cpp e Bci, Sba della Florida;

indicazioni di voto ampiamente attese dato che i fondi di investimento solitamente seguono le indicazioni dei proxy advisor, le societá specializzate nell'analisi delle informative societarie e nella consulenza agli investitori su come votare in assemblea. Due settimane fa Iss, Glass Lewis e Frontis hanno raccomandato di votare la lista presentata dal cda uscente.

- Fondazioni Casali, enti benefici con sede a Trieste che detengono un pacchetto di poco piú di 500 mila azioni di Generali, pari allo 0,03% della compagnia.

- Anche gli agenti del gruppo, riuniti nel Gruppo Agenti Generali Italia che detiene circa 10 milioni di azioni Generali, sarebbero in gran parte a favore della lista del Cda uscente.

CHI VOTERA' PER LA LISTA CALTAGIRONE:

- Caltagirone con la quota del 9,95% (di cui il 4,79% in pegno, larga parte a Unicredit, mentre BFF è banca custode per un altro pacchetto).

- Leonardo Del Vecchio, ufficialmente con una quota di oltre l'8% ma che verosimilmente è salito fino a poco sotto il 10%: in una intervista a Bloomberg ha annunciato il sostegno al piano Caltagirone spiegando che questo offre "una visione imprenditoriale di lungo termine, che non punta solo ai dividendi ma guarda anche alla necessitá di crescita della compagnia".

- Fondazione Crt con l'1,7%

CHI VOTERA' PER ASSOGESTIONI:

- Circa il 2/3% del capitale in mano a fondi italiani dovrebbe sostenere la lista di Assogestioni.

GLI INDECISI:

- La famiglia Benetton, con una quota del 3,97%, fará sapere come voterá solo a ridosso dell'assise: sembrano orientati verso gli sfidanti, ma hanno ancora sul tavolo l'opzione dell'astensione o del voto alla lista Assogestioni. Non va dimenticato che Mediobanca è advisor del gruppo nelle operazioni Atlantia e Autogrill.

- Cassa Forense, con lo 0,99%, è ancora in bilico tra i due schieramenti.

Intanto continua la caccia alle deleghe dei voti dei risparmiatori, quote molto frastagliate e molto complicate da portare in assemblea, che però rappresentano oltre il 20% del capitale della compagnia triestina.

Determinante sará la partecipazione all'assemblea. Entro mezzogiorno di giovedì 28 le deleghe di voto saranno inviate al delegato unico (Computershare), che la mattina del 29 le dovrá trasmettere al notaio, puntuale per l'inizio dei lavori assembleari.

Con il rischio che una differenza di voti del 5-6% (considerando anche l'1,44% in vendita da Da Agostini) possa generare lunghe cause legali.

fch

Francesca.chiarano@mfdowjones.it


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April 25, 2022 11:41 ET (15:41 GMT)