CStone Pharmaceuticals annuncia la presentazione di un poster con i dati dello studio di fase 1a/1b, globale, multicentrico, di CS5001 (ROR1 ADC), uno degli asset chiave della Pipeline 2.0 di CStone, in pazienti con tumori solidi e linfomi avanzati, in occasione del meeting annuale dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO) del 2024. Punti salienti Gli ultimi dati dello studio first-in-human mostrano che CS5001 è ben tollerato con una promettente attività antitumorale a vari livelli di dose nei tumori solidi e nei linfomi avanzati pesantemente pretrattati. CS5001 è il primo coniugato anticorpo-farmaco (ADC) ROR1 conosciuto a dimostrare un'attività clinica antitumorale sia nei tumori solidi che nei linfomi.

L'escalation della dose nello studio globale multicentrico di fase 1 di CS5001 è in corso negli Stati Uniti, in Australia e in Cina, con l'intenzione di avviare presto studi di espansione della dose in più tipi di tumore e potenziali studi registrativi nel 2024. Ulteriori dati clinici aggiornati di CS5001 saranno regolarmente divulgati in occasione dei prossimi incontri con gli investitori o delle conferenze accademiche, come ESMO e ASH. CS5001 è un nuovo ADC mirato a ROR1, progettato con un prodrug unico di pirrolobenzodiazepina (PBD).

Questo studio first-in-human mira a valutare la sicurezza, la farmacocinetica (PK) e l'attività antitumorale di CS5001 nei pazienti con tumori solidi avanzati e linfomi a cellule B. I dati più recenti sull'efficacia e la sicurezza di CS5001 divulgati nel poster dell'ASCO sono i seguenti: Alla data di cut-off dei dati per il poster, è stata completata la valutazione della tossicità limitante la dose (DLT) per i primi nove livelli di dose (da 7 a 156 g/kg) nella Fase 1a. Non sono state osservate DLT e la dose massima tollerata (MTD) non è stata raggiunta.

La maggior parte degli eventi avversi correlati al trattamento osservati erano di grado 1 o 2 (secondo NCI-CTCAE v5.0), indicando che CS5001 è stato ben tollerato dai pazienti pesantemente pretrattati con tumori solidi e linfomi avanzati. I dati PK hanno suggerito un'esposizione proporzionale alla dose di CS5001, con un'esposizione simile per l'ADC e l'anticorpo totale, dimostrando un'eccellente stabilità dell'ADC CS5001 in circolazione. È stata osservata un'attività antitumorale incoraggiante in vari tumori solidi (secondo RECIST v1.1) e maligni ematologici (secondo Lugano 2014): Linfoma di Hodgkin: Sono state osservate risposte obiettive a partire dal livello di dose 5 (50 g/kg), tra cui 1 risposta completa (CR) e 4 risposte parziali (PR) tra 9 pazienti valutabili ai livelli di dose 5-9, ottenendo un tasso di risposta obiettiva (ORR) del 55,6%.

DLBCL: sono state osservate risposte obiettive dal livello di dose 7 (100 g/kg) in su, tra cui 1 CR e 2 PR tra 6 pazienti valutabili ai livelli di dose 7-9, ottenendo un ORR del 50,0%. Nei tumori solidi, sono emerse PR multiple e malattie stabili (SD) con un carico tumorale ridotto a partire dal livello di dose 7 (100 g/kg), in particolare nel NSCLC (1 PR e 3 SD), nel carcinoma pancreatico (1 PR), nel carcinoma mammario triplo negativo (TNBC; 1 SD) e nel carcinoma ovarico (1 SD). In base alle tendenze di efficacia osservate, si prevede un'attività antitumorale più potente nei pazienti con tumori solidi, con l'aumento della dose.

Ad oggi, l'escalation della dose di fase 1a nello studio riportato rimane in corso, con un backfilling parallelo di ulteriori pazienti a dosi più elevate selezionate per determinare la dose preliminare raccomandata di fase 2 (RP2D) e per valutare la relazione tra espressione di ROR1 ed efficacia. La fase 1b sarà avviata a breve termine in più indicazioni per l'ottimizzazione della dose, seguita dall'avvio di potenziali studi pivotali entro la fine del 2024.