MILANO (MF-DJ)--"Il grado di educazione scientifica delle ragazze e dei ragazzi italiani è, da tanti anni, inadeguato alla complessità del mondo in cui viviamo e inferiore a quello registrato nei Paesi più avanzati. Allo stesso tempo tanti giovani ricercatori italiani sono riconosciuti tra i migliori in campo internazionale, come confermano i dati dell'ultimo Erc Consolidator Grant con i nostri scienziati al primo posto della classifica. Per questo occorre recuperare il terreno perduto e sostenere di più le tante eccellenze della ricerca italiana investendo soprattutto sulla scuola dove i ragazzi incontrano per la prima volta la scienza".

È quanto affermato da Giorgio De Rita, Segretario Generale della Fondazione Censis, intervenuto oggi alla tavola rotonda "Scienza: una passione sui banchi di scuola" promossa dalla Fondazione DiaSorin.

"Questo obiettivo rientra nelle priorità del Ministero dell'Istruzione: intendiamo promuovere un metodo di insegnamento della Fisica e delle Scienze non trasmissivo, ma che preveda la sperimentazione diretta nel laboratorio inteso non solo come luogo fisico attrezzato ma come luogo mentale di osservazione e misurazione per far acquisire agli studenti il metodo scientifico di approccio proprio di queste discipline. A tal proposito l'aggiornamento dei docenti sui contenuti disciplinari e soprattutto sul modo di insegnare le scienze è fondamentale", ha commentato Anna Brancaccio, Dirigente del Ministero dell'Istruzione, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l'internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione.

Nato nell'anno scolastico 2016/2017, Mad for Science è un Concorso nazionale rivolto ai Licei scientifici (scelti oggi dal 15,6% degli studenti italiani, in base ai dati del Ministero dell'Istruzione dell'anno scolastico 2021/2022) e ai Licei classici con percorso a curvatura biomedica, che mette al centro il laboratorio della scuola, strumento concreto ed efficace per far capire agli studenti come funziona il metodo scientifico. Obiettivo del concorso è la progettazione di 5 esperienze didattiche laboratoriali su temi specifici, che nell'edizione di quest'anno - la quinta - riguardano gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'Onu.

"Come Azienda leader nella ricerca avanzata in campo biomedico, abbiamo deciso di investire nel talento degli insegnanti e delle giovani generazioni, ideando e promuovendo per quattro anni Mad for Science, che ora, alla sua quinta edizione, da progetto di Responsabilità Sociale d'Impresa, è diventato la mission della Fondazione DiaSorin. Mi auguro che, anche grazie all'interlocuzione creatasi con il Ministero dell'Istruzione, sempre più scuole conoscano il progetto e possano coglierne le opportunità didattiche e di orientamento alle carriere scientifiche. La partecipazione a Mad for Science condivide con i docenti una metodologia di progettazione e di lavoro che è potenzialmente replicabile anche per i numerosi altri bandi disponibili oggi per le nostre scuole" ha sottolineato Carlo Rosa, Amministratore delegato del Gruppo DiaSorin.

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1116:45 giu 2021

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