(Alliance News) - Eni Spa ha fatto sapere mercoledì che Eni Rewind ha presentato un progetto per la gestione sostenibile e innovativa dei fanghi da depurazione civile, classificati come rifiuti non pericolosi e costituiti per circa l'80% da acqua.

La società ambientale di Eni ha depositato, nel novembre 2022, l'istanza alla Regione Veneto ai fini del rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale del progetto, che prevede la realizzazione di un impianto per l'essiccamento e la successiva valorizzazione energetica dei fanghi, con un investimento stimato di EUR140 milioni e il riutilizzo di un'area dismessa di Eni Rewind nel petrolchimico a Porto Marghera.

Il progetto, in linea con il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali della Regione Veneto, prevede il trattamento a regime fino a 190.000 tonnellate/anno di fanghi prodotti dagli impianti di depurazione delle acque di scarico del consorzio Viveracqua, che raggruppa i 12 principali gestori del servizio idrico integrato della Regione.

L'area individuata per la realizzazione è l'Isola 46, un'area di proprietà che è già stata oggetto di interventi di bonifica e quindi idonea al riutilizzo per nuove iniziative industriali. Il progetto prevede la realizzazione dell'impianto all'interno di una struttura architettonica che richiama la forma di una nave, in sintonia con il Canale Industriale Sud, ed è prevista l'implementazione delle migliori tecnologie per il controllo delle emissioni acustiche e odorigene.

Dal processo di trattamento dei fanghi si produce energia elettrica mediante caldaie a recupero termico, che generano vapore surriscaldato impiegato per l'essiccamento dei fanghi conferiti. Il surplus energetico sarà immesso nella rete elettrica del polo industriale di Porto Marghera.

Il titolo di Eni, mercoledì, ha chiuso in rialzo dell'1,9% a EUR14,24 per azione.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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