L'Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, era stato indagato dai procuratori nel procedimento preliminare, ma le fonti hanno detto che il caso contro di lui, un altro manager e l'azienda sarebbe stato archiviato in quanto erano state trovate prove che li scagionavano.

Sia l'avvocato dell'Eni che quello dell'amministratore delegato Descalzi hanno rifiutato di commentare.

I procuratori di Milano avrebbero dovuto chiedere l'archiviazione per Eni e il suo capo nel dicembre 2021, ma l'indagine è stata trasferita alla città di Brescia per motivi giurisdizionali, prima di essere rinviata a Milano solo poche settimane fa.

Il caso ruota attorno alle accuse secondo cui tra il 2014 e il 2019 alcuni dirigenti di Eni avrebbero cercato di screditare i testimoni in casi di presunta corruzione in Nigeria e Algeria.

Gli imputati nei due casi di corruzione in Nigeria e Algeria sono stati nel frattempo assolti.

Nel chiedere di archiviare il caso contro l'azienda e i due dirigenti, i procuratori di Milano hanno anche chiesto il processo per cinque ex dirigenti Eni e un avvocato per una presunta associazione a delinquere finalizzata all'ostruzione della giustizia e alla calunnia dei testimoni.

Un giudice dovrà ora ratificare l'archiviazione, mentre un altro giudice fisserà un'udienza preliminare per decidere se ordinare un processo per gli altri sospettati o assolverli.