Abuja (Nigeria), 23 marzo 2022 - Eni, attraverso le proprie controllate nigeriane Nigerian Agip Exploration (NAE) e Agip Energy & Natural Resources (AENR), e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) hanno consegnato 11 impianti idrici negli Stati di Borno e Yobo, nel nord-est della Nigeria.

Gli impianti integrati - costituiti da pozzi, pannelli fotovoltaici, impianti di trattamento e punti di prelievo - forniscono acqua per il consumo domestico e per l'irrigazione. Sono stati costruiti nell'ambito dell'iniziativa "Accesso all'Acqua" attuata da FAO ed Eni, in collaborazione con il partner di Eni, la Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC). La partnership pubblico-privata fa leva sulle competenze e il know-how delle parti per favorire l'accesso all'acqua da parte delle comunità colpite dalla crisi umanitaria nel nord-est del Paese.

Il Country Representative di FAO in Nigeria e dell'Economic Community of West African States (ECOWAS), Fred Kafeero, nel sottolineare l'importanza degli 11 impianti nel corso della cerimonia di consegna alle autorità degli Stati di Borno e Yobe, ha detto: "I pozzi di acqua a energia solare e il più ampio investimento di FAO nell'irrigazione e nella gestione dell'acqua sono un segno concreto del nostro impegno a supportare il Governo della Nigeria nel raggiungimento dei propri obiettivi di sviluppo. Nel nord-est, la disponibilità di acqua potabile sicura e di acqua per l'agricoltura è fondamentale per la crescita e la ripresa dei servizi essenziali".

Alberto Piatti, Responsabile dello Sviluppo Sostenibile di Eni, ha detto: "La consegna degli impianti idrici rappresenta una tappa fondamentale nella collaborazione con FAO nella regione che contribuisce a migliorare la vita delle comunità. Grazie al completamento del progetto, migliaia di persone avranno accesso all'acqua pulita, un passo concreto per migliorare le condizioni generali di vita degli abitanti, fornendo loro una fonte sicura anche per altri usi, come l'agricoltura, per dare impulso a un reale sviluppo sociale".

La costruzione dei pozzi d'acqua, alimentati da pannelli fotovoltaici, è stata ultimata tra il 2018 e il 2020 in diverse comunità situate nelle aree di governo locale di Borno (Chibok, Biu, Damboa, Gwoza LGAs) e Yobe (Machina, Fune, Gujba, Geidam, Bade, Potiskum e Fika LGAs). A causa della situazione instabile dell'area, finora non è stato possibile organizzare la consegna ufficiale degli impianti idrici.

A partire dal 2018, Eni e FAO hanno realizzato complessivamente 22 progetti di pozzi d'acqua nel quadro dell'iniziativa "Accesso all'Acqua": 5 nel Territorio della Capitale Federale Abuja e 17 nel nord-est della Nigeria, in particolare negli Stati di Borno, Adamawa e Yobe. Nel complesso, l'iniziativa ha contribuito a migliorare i servizi igienici e ripristinare i mezzi di sussistenza per circa 67.000 persone, includendo gli sfollati interni e le comunità ospitanti.

Più in dettaglio, il primo pozzo, che fornisce acqua agli sfollati interni e alla comunità ospitante a Waru, nel Territorio della Capitale Federale, è stato consegnato a novembre 2018, mentre i restanti quattro sempre nel Territorio Federale della Capitale sono stati consegnati a novembre 2019. Uno dei cinque impianti idrici situati nello Stato di Borno (Bama LGA) è stato consegnato a giugno 2019, mentre i cinque localizzati nello Stato di Adamawa sono stati consegnati a ottobre 2021.

Contesto

L'iniziativa "Accesso all'acqua" è attuata nel quadro dell'accordo di collaborazione di FAO ed Eni in Nigeria, teso a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, in particolare l'SDG1 Povertà zero, l'SDG2 - Fame zero, l'SDG6 - Acqua pulita e igiene, l'SDG13 - Agire per il clima, e l'SDG17 - Partnership per gli obiettivi.

Gli impianti idrici sono alimentati da pannelli fotovoltaici e provvisti di un sistema di back-up per la generazione di energia, tale da assicurarne la disponibilità e la sostenibilità. Quelli che forniscono acqua potabile sono dotati di un impianto di osmosi inversa per trattare e purificare l'acqua. Nell' ambito dell'iniziativa, le autorità locali competenti sono coinvolte per fornire supporto nella formazione e nella sensibilizzazione delle comunità sulla gestione dell'acqua e sulle pratiche per la sostenibilità a lungo termine.

Eni è presente in Nigeria dal 1962 attraverso le proprie controllate NAOC (Nigerian Agip Oil Company), AENR (Agip Energy and Natural Resources) e NAE (Nigerian Agip Exploration), con attività sia onshore che offshore. L'impegno di Eni per la sostenibilità in Nigeria include attività di sviluppo agricolo, accesso all'energia, salute, formazione, protezione ambientale, così come iniziative mirate a coinvolgere gli stakeholder delle comunità locali e a promuovere la trasparenza.

La presenza della FAO in Nigeria è precedente all'indipendenza: la Nigeria è diventata un paese membro nel 1963, ma la FAO ha ufficialmente istituito il suo ufficio con i pieni incarichi di un rappresentante più di 40 anni fa, nel 1978. Guidata dal proprio Country Programming Framework (CPF), l'Organizzazione sta lavorando con i ministeri competenti a livello nazionale e sub-nazionale, fornendo supporto strategico ai programmi e alle strategie di sviluppo nazionali che mirano a ridurre la povertà, migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale, gestire in modo efficiente le risorse naturali e le emergenze per rafforzare il nesso umanitario e di sviluppo.

Ulteriori informazioni:

https://www.eni.com/en-IT/operations/access-water-resources-nigeria.html

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