MILANO (MF-DJ)--Il rally del comparto oil e oil service spinge Milano in vetta alle principali Borse del Vecchio Continente. Il Ftse Mib, reduce da due giorni di cali decisi, ha segnato un +0,97%, trainato da Eni (+3,75%), Tenaris (+8,84%) e Saipem (+10,97%).

A sostenere questo movimento è stato il rialzo del petrolio, dopo che il ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita ha affermato che l'Opec+ potrebbe tagliare la produzione a causa della "nociva volatilitá" del mercato.

In generale, sul mercato sullo sfondo resta comunque l'attesa per il simposio di Jackson Hole, che inizierá giovedì. Gli occhi del mercato sono tutti puntati sull'intervento di venerdì del numero uno della Fed, Jerome Powell, da cui gli operatori si attendono possibili indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale.

Nelle ultime settimane il mercato ha accolto dati piú deboli (in primis un'inflazione a luglio meno alta delle attese negli Usa) come una buona notizia: un paradosso che va letto con il mantra 'dati brutti, Fed meno aggressiva'.

Nelle ultime sedute, però, questa lettura ha perso forza: "Anche se l'inflazione è stata oggetto di una serie di buone notizie", con dati Usa piú contenuti del previsto, "la speranza che la Federal Reserve possa smettere di aumentare i tassi in tempi brevi è stata dissipata da una serie di commenti da falco da parte dei membri del comitato per la fissazione dei tassi. La forte e persistente inflazione nei salari e negli affitti negli Stati Uniti significa che l'obiettivo della Fed di un'inflazione al 2% è ancora fuori portata, a meno che non si verifichi una recessione", commenta Steven Bell, chief economist Emea di Columbia Threadneedle Investments.

Sul fronte dei dati macro di oggi, il Pmi manifatturiero degli Stati Uniti, nella lettura preliminare di agosto, si è attestato a 51,3 punti, in calo dai 52,2 punti di luglio e su un minimo da 25 mesi. Il Pmi servizi degli Usa, sempre nella lettura preliminare di agosto, si è attestato a 44,1 punti, in calo rispetto ai 47,3 punti di luglio e su un minimo da 27 mesi.

Sotto le attese, poi, i dati sull'immobiliare: le vendite di nuove unitá abitative negli Usa sono aumentate a luglio del 12,6% a livello mensile a 511.000 unitá, contro un consenso a 584.000 unitá. Il dato di giugno è stato inoltre rivisto al ribasso da 590.000 a 585.000 unitá.

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August 23, 2022 12:00 ET (16:00 GMT)