(Alliance News) - Gli indici azionari europei si sono mossi al rimbalzo giovedì pomeriggio - con Milano poco sotto l'area dei 23.400 punti - dopo che i dati sull'IPC statunitense di ottobre hanno suggerito che le pressioni inflazionistiche si stanno attenuando nella più grande economia del mondo.

Il dato più debole del previsto è andato a rinforzare la narrativa secondo cui la Federal Reserve potrebbe iniziare a rallentare il ritmo dei futuri aumenti dei tassi di interesse già a dicembre.

Infatti, sul lato del posizionamento dei mercati sulle mosse della Federal Reserve, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 14 dicembre ha adesso una probabilità prezzata all'80% sull'intervallo superiore compreso fra 425/450 bps. È invece al 20% la probabilità di un aumento nell'area 450/475 bps. Il target corrente è compreso fra 375 bps e 400 bps.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rialzo del 2,6% a 24.394,28.

Fra i listini minori, il Mid-Cap ha chiuso su del 3,3% a 39.769,93, lo Small-Cap ha chiuso su dello 0,8% a 27.614,41 e l'Italia Growth su dello 0,9% a 9.227,80.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha raccolto l'1,3%, il CAC 40 di Parigi il 2,1%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso avanti del 3,6% al suo massimo dallo scorso giugno.

Nel listino milanese delle blue chip, Nexi termina in rialzo del 9,6%. Il consiglio di amministrazione giovedì ha approvato i risultati finanziari consolidati al 30 settembre 2022, in cui ha registrato ricavi a EUR2,38 miliardi, in crescita dell'8,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Azimut Holding chiude la seduta avanti del 7,7%, dopo aver chiuso i primi nove mesi marcando un utile netto consolidato nel periodo pari a EUR302 milioni, su del 4,0% rispetto a EUR291 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.

Telecom Italia chiude su del 5,2%, dopo aver chiuso il terzo trimestre e i primi nove mesi con perdite che superano di EUR2 miliardi. Nel dettaglio, la perdita netta del terzo trimestre è di EUR2,25 miliardi dall'utile di EUR139 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente mentre, nei nove mesi, la perdita di EUR2,73 miliardi si confronta con il passivo di EUR10 milioni di un anno prima.

Quartieri alti anche per Amplifon, che termina la sessione avanti del 6,0%. La società, che prosegue cvon il programma di buyback, da ultimo ha comunicato martedì di aver acquistato, dal 3 al 4 novembre azioni ordinarie per un controvalore complessivo di EUR1,98 milioni.

Fra i pochi ribassisti, minoranza del listino, si segnala Tenaris, che cede il 4,1%. Sul titolo si menziona che Barclays ha alzato il prezzo obiettivo a EUR23,00 da EUR20,00 con titolo 'overweight'.

Sul Mid-Cap, allungo di Reply, che si porta avanti del 9,9% dopo la contrazione dell'1,0% della vigilia.

Sesa sale invece dell'8,6%, dopo il rosso della sessione precedente, seppure con lo 0,9%.

Rai Way - in denaro del 3,0% - ha comunicato giovedì che, al 30 settembre 2022, i ricavi sono pari a EUR184,4 milioni, in crescita del 7,4% rispetto ai EUR171,8 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente, anche per effetto dell'indicizzazione all'inflazione.

Fra le note negative si segnala il rosso di Saras, in contrazione del 4,3% dopo l'attivo di mercoledì con il 3,5%.

Sullo Small-Cap, ePrice si porta vanti dell'8,8%, dopo il passo indietro con il 5,3% della vigilia.

Compagnia Immobiliare Azionaria sale del 2,2%, in scia all'attivo di mercoledì con il 6,2%.

Cellularline - in denaro con lo 0,6% - ha comunicato giovedì di aver chiuso i primi nove mesi con un risultato netto in netto calo - principalmente la svalutazione dell'avviamento per EUR39,9 milioni -, negativo per EUR40,1 milioni dalla perdita di EUR700.000 dello stesso periodo del 2021. Al netto degli aggiustamenti delle voci straordinarie e non ricorrenti, il risultato netto adjusted risulta positivo per EUR3,7 milioni da EUR4,2 milioni al 30 settembre 2021.

Sabaf ha chiuso invece in rosso del 4,9%, dopo avere approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, in cui ha riportato un utile netto pari a EUR13,1 milioni, pari al 6,5% delle vendite, inferiore del 44% rispetto ai primi nove mesi del 2021.

RCS MediaGroup - in rosso dell'1,1% - ha approvato giovedì i risultati al 30 settembre che includono ricavi consolidati nei primi nove mesi dell'anno pari a EUR620,2 milioni, in crescita dai EUR610,0 milioni relativi allo stesso periodo del 2021. Il risultato netto positivo è pari a EUR23,7 milioni in calo rispetto a EUR46,6 milioni nel pari periodo 2021, quando aveva beneficiato per EUR9,5 milioni di una plusvalenza su un asset partecipativo.

Fra le PMI, invece, 4AIM Sicav si allunga dell'8,6%, in attesa dei risultati in arrivo per la prossima settimana e dopo la lieve flessione della seduta precedente.

Prime posizioni anche per Casta Diva, che raccoglie il 3,7%. Mercoledì la company ha approvato l'aggiornamento del piano industriale 2022-2024. Il fatturato totale di CDG si attesterà nel 2022 intorno a EUR74 milioni circa, con un Ebitda di circa EUR5,4 milioni. "Da qui la necessità di aggiornare al rialzo il Piano Industriale del maggio scorso, in quanto CDG raggiungerà con due anni di anticipo i risultati che erano previsti dal vecchio Piano alla fine del 2024", si legge nella nota diffusa.

Estrima cede invece il 9,1%, oggetto di profit taking dopo l'allungo della vigilia con oltre il 21%.

A New York, il Dow sta cedendo il 3,0%, il Nasdaq sale del 6,1% mentre l'S&P 500 sta raccogliendo il 4,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0169 contro USD1,0056 di mercoledì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1672 da USD1,1420 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD94,12 al barile da USD93,94 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.749,39 l'oncia da USD1.711,80 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, il PIL del Regno Unito verrà comunicato alle 0800 CET, insieme alla produzione industriale e manifatturiera. Alla stessa ora, arriveranno l'inflazione della Germania e il saldo delle partite correnti.

Alle 1110 CET, si terrà un'asta di BTP a 3, 7 e 15 anni.

Dagli States, alle 1600 CET, spazio alla massa monetaria M2 e agli indici lavorati dall'Università del Michigan. Alle 1900 CET, focus sul report di Baker Hughes e, alle 2030 CET, come di consueto ogni venerdì, il COT Report.

Nel calendario societario, fra le numerose società che pubblicheranno i numeri intermedi ci sono ERG, FILA, Immsi, Tamburi, Centrale del Latte e Zucchi.

Di Maurizio Carta; mauriziocarta@alliancenews.com

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