TORINO (awp/ats/ans) - "Le ipotesi ventilate da un quotidiano sulla cessione della Juventus sono destituite di ogni fondamento". Lo precisa un portavoce di Exor, la holding della famiglia di imprenditori italiani Agnelli, che controlla la società di calcio torinese.
Nell'articolo, pubblicato in prima pagina sul Giornale in edicola oggi, si parla "di grandi manovre per preparare l'addio al club". Si sostiene che la condizione contabile della Juventus - con perdite per 240 milioni, ricavi inferiori ai 600 milioni, debiti superiori a un valore in borsa di 800 milioni - pesa in modo non più sostenibile per Exor.
Per questo Juventus sarebbe "un asset da riequilibrare, ripulire e mettere sul mercato". Impresa che i cronisti del quotidiano definiscono "non facile, ma non più impossibile".
Exor detiene il 63,8% del capitale della Juventus. La società un valore di poco meno di 800 milioni di euro.
Exor N.V. è una holding diversificata controllata dalla famiglia Agnelli. Da oltre un secolo, Exor N.V. costruisce grandi aziende e realizza investimenti di successo in tutto il mondo, con una cultura che combina spirito imprenditoriale e disciplina finanziaria. Con un Valore Patrimoniale Netto di circa 36 miliardi di euro, il suo portafoglio è composto principalmente da società di cui Exor N.V. è il maggiore azionista: Ferrari N.V. (costruzione e vendita di veicoli sportivi di lusso), Stellantis N.V. (costruzione di automobili, veicoli utilitari, veicoli e attrezzature per l'edilizia e l'agricoltura), CNH Industrial (progettazione e produzione di veicoli commerciali e attrezzature per l'agricoltura e l'edilizia), Juventus Football Club (gestione di una squadra di calcio), Iveco Group N.V. (progettazione, produzione e commercializzazione di veicoli commerciali e specializzati e di sistemi di trasmissione), The Economist (pubblicazione di giornali e riviste), GEDI Gruppo Editoriale (pubblicazione di giornali e riviste) e SHANG XIA (design di mobili di lusso, articoli per la casa, abbigliamento, pelletteria, gioielli e accessori).