L'utile del maggiore produttore di petrolio statunitense ha beneficiato dei forti prezzi del greggio e della domanda di benzina e diesel a seguito della pandemia. Questo mese gli analisti hanno ridotto le previsioni sul terzo trimestre dopo che l'azienda ha segnalato utili del settore chimico e margini di raffinazione più deboli.

L'utile del terzo trimestre si è attestato a 2,25 dollari per azione rispetto ai 4,68 dollari dello stesso trimestre di un anno fa, quando i prezzi del petrolio e del gas erano saliti in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

I risultati dell'ultimo trimestre hanno beneficiato dei prezzi globali del petrolio che hanno raggiunto una media di 85,92 dollari il barile nel trimestre da 77,73 dollari nel secondo trimestre, in base ai dati Lseg.

I risultati sono stati sostenuti dall'aumento dei prezzi del petrolio e dei carburanti, ma raffreddati dalle attività chimiche, penalizzate dall'aumento dei costi delle materie prime.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)