MILANO (MF-DJ)--Benedetto Vigna, nuovo ceo di Ferrari, entrerà
formalmente in carica domani, nel momento di massima tensione per
l'industria automobilistica a causa della crisi dei semi-conduttori che
sta impattando sull'approvvigonamento e quindi sulla produzione dei
principali gruppi automobilistici europei e mondiali.
Il compito che gli spetta non è dei piú semplici, ma Vigna (nato a
Potenza, nel 1969, laurea con lode in Fisica subnucleare presso
l'Universitá di Pisa), non ha il profilo canonico del manager.
Il background è a metá tra quello dello scienziato e quello
dell'imprenditore con un asso nella manica chiave per l'industria
dell'automotive in questo particolare momento storico: è un profondo
conoscitore proprio dei semiconduttori.
Il top manager ha gestito una divisione - Analog, Meme & Sensors presso ST - da lui fondata che nel 2020 ha realizzato un fatturato di 3,89 miliardi Usd con un margine operativo del 20,8%, trasformandola nella unit piú redditizia del gruppo. Ha oltre 200 brevetti attivi sulla microlavorazione. E' autore di numerose pubblicazioni e siede nei consigli di amministrazione di diversi programmi finanziati dall'Ue. I contributi di Vigna all'industria sono stati riconosciuti con l'Executive of the Year Award del Mems Industry Group (2013), l'European Semi Award (2013), l'IEee Frederik Philips Award (2015) e il Manager of the Year 2017 dalla rivista tedesca Markt & tecnico.
Vigna ha sperimentato le iniziative della ST nel campo dei microfoni, bussole elettroniche e controller touchscreen, oltre a sensori ambientali, microattuatori, sensori industriali e automobilistici e radio a bassa potenza per IoT.
John Elkann, nel corso di una recente conference call con gli analisti,
gli aveva dato il benvenuto con queste parole: "Benedetto arriva in
Ferrari da ST Microelectronics, dove è stato responsabile della
creazione, della costruzione e della guida dell'attivitá piú grande e
redditizia di quell'azienda. Le sue comprovate qualitá di leadership, il
suo impressionante curriculum come imprenditore e innovatore e la sua
assoluta padronanza delle tecnologie che stanno plasmando il nostro
settore si adattano perfettamente agli ambiziosi piani che abbiamo per il
nostro futuro".
Quali le sfide che si troverá ad affrontare il nuovo timoniere? Le parole pronunciate da Elkann lo scorso maggio possono offrire una traccia. "Il tema della mobilitá sostenibile è divenuto centrale anche per" la Rossa, "che ha appena intrapreso il suo percorso di elettrificazione, e che soprattutto si sta preparando a svelare il suo primo modello completamente elettrico nel 2025. Il futuro della Ferrari si annuncia ricco di sfide emozionanti e di straordinarie opportunitá da cogliere: il nuovo a.d. troverá a Maranello un'organizzazione che possiede talento, capacitá ed entusiasmo per costruire un grande futuro".
Il presidente del Cavallino, inoltre, in occasione dei risultati
trimestrali aveva anticipato che il ceo avrebbe avuto importanti capacitá
tecnologiche smentendo le indiscrezioni relative a un manager proveniente
dal mondo del lusso. La scelta è dettata dal fatto che le parole chiave
nei prossimi 4/5 anni per la Rossa saranno elettrificazione e innovazione
a 360 gradi per cavalcare un settore ormai in profonda trasformazione.
Non va trascurato che il 2022 sará un anno particolarmente importante per il Cavallino anche per i lanci di nuove vetture e del Purosangue in particolare: le strategie verranno illustrate nel dettaglio da Vigna nel corso del Capital Markets Day che si terrá il 16 giugno 2022, ma direzione e obiettivi sono tracciati. Ferrari ha dovuto rinviare una serie di iniziative per affrontare l'impatto del virus Covid-19 lo scorso anno, sia sul gruppo che sui fornitori italiani. E ha deciso di essere piú prudente sulle spese anche nel 2021. Ciò è anche alla luce delle continue incertezze legate alla pandemia, che ora si stanno piú o meno diradando.
Di conseguenza la societá si attende nel 2022 risultati migliori
rispetto a quelli del 2021. Il tempo necessario affinchè il nuovo ceo si
insedi e inizi a lavorare spingendo su ricerca, ricavi ed efficienza.
Il nuovo a.d. sará chiamato anche a tenere sotto osservazione anche le
geografie del marchio. La Ferrari sta godendo di una domanda e di una
raccolta ordini vivace, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, dove la
dimensione del portafoglio ordini è raddoppiata negli ultimi mesi. Giugno
è stato un mese record per la raccolta ordini. Il 60% degli ordini nel
primo semestre è rappresentato da nuovi clienti Ferrari. Anche l'etá
media dei proprietari si sta abbassando ed è raddoppiato il numero di
donne proprietarie, con la Cina in testa dove 1 acquirente su 5 donna.
Cina e Stati Uniti rimarranno verosimilmente centrali nella strategia che
punterá a consolidare e aumentare le performance.
cce
claudia.cervini@mfdowjones.it
MF-DJ NEWS
3118:02 ago 2021
(END) Dow Jones Newswires
August 31, 2021 12:03 ET (16:03 GMT)