ROMA (MF-DJ)--Siamo a meno sei. Come i giorni che mancano al 31 gennaio,

data entro cui deve rendersi operativo l'accordo tra Francia e Italia per

la cessione degli Chantiers de l'Atlantique (ex Stx), i cantieri navali di

Saint-Nazaire, vicino a Nantes, a Fincantieri. Ed entro quella scadenza

(teoricamente) la Commissione europea dovrebbe valutare se l'operazione

portera' a una posizione dominante in quel comparto. Tutto questo, scrive

La Stampa, e' pura teoria perche' Fincantieri assicura che non inviera' la

documentazione ulteriore richiesta da Bruxelles per prendere una

decisione. Non e' ancora chiaro cosa succedera', se Parigi concedera' una

nuova proroga, se saltera' tutto.

Da un mese a questa parte dal ministero dell'Economia a Parigi e' stato

veicolato il solito messaggio: non concederemo una nuova proroga. D'altra

parte, a scadenza del 31 gennaio e' in effetti il quinto rinvio per

applicare un accordo raggiunto nel lontano settembre 2017 dai due Paesi

(tanto più che gli Chantiers, specializzati nella produzione di supernavi

da crociera, sono oggi sotto il controllo dello Stato francese e

Fincantieri è un'impresa pubblica). Ma, appunto, ci vuole il via libera

della Commissione, che da mesi chiede documentazione ulteriore al gruppo

italiano.

"Sono dati relativi al mercato delle navi da crociera da qui ai prossimi

anni - sottolinea un portavoce di Fincantieri - Ma chi può fornirli ora

che e' scoppiata la pandemia? Il settore si riprendera', ma nessuno puo'

sapere quando". Insomma, niente e' cambiato rispetto a fine dicembre,

quando Parigi aveva concesso un'ulteriore proroga di un mese. Fincantieri

non ha presentato a Bruxelles la documentazione richiesta. E non lo farà

da qui a sei giorni. "La palla passa alla politica -specificano a

Fincantieri- sono solo i governi a poter trovare una soluzione".

A fine dicembre si parlava di una lettera comune di Bruno Le Maire e di

Stefano Patuanelli alla commissaria Ue Margrethe Vestager. Ma poi non se

ne era fatto di nulla. Il governo francese sembrava rassegnato al

fallimento dell'operazione. Ieri sera, pero', un portavoce di Le Maire ha

indicato alla Stampa che "il ministro parlera' nei prossimi giorni con il

suo omologo, Stefano Patuanelli. Se decidono di rinunciare all'operazione,

i due Paesi lo faranno insieme. Non sarà una decisione unilaterale". La

stessa fonte fa capire che, in emergenza, potrebbe essere possibile quella

nuova proroga, esclusa categoricamente fino a ieri.

A Roma, intanto, con la crisi di governo il dossier non e' in testa alle

urgenze. E il problema e' che in Francia, al di la' della volontà di Le

Maire di salvare il salvabile, tutti, sindacati e forze politiche al

completo, ormai sono contro l'arrivo degli italiani. Solo la Republique en

Marche, il partito di Macron, resta a favore. Ma nei giorni scorsi la

deputata eletta in loco per le liste di quella formazione, Audrey Dufeu,

ha affermato che "Fincantieri non rappresenta piu' un'opportunità". Dal

governo italiano pero' non filtra nulla, se non l'imbarazzo per una

scadenza che arriva nel peggior momento possibile, con l'esecutivo in

crisi e incapace di determinare scelte cosi' importanti.

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January 26, 2021 02:38 ET (07:38 GMT)