HPE offre 40 dollari per azione di Juniper Networks, un premio di circa il 32% rispetto al prezzo delle azioni della società target, prima delle speculazioni alimentate dalle notizie del WSJ, che ieri hanno fatto salire il titolo del 22%, a 36,81 dollari.

L'acquirente afferma che l'operazione rafforzerà il suo portafoglio verso soluzioni a più alta crescita e offrirà complementarità con le sue attività di rete ad alto margine. I margini operativi di Juniper Networks si aggirano intorno al 15/16%, rispetto al 10-11% di HPE. Si prevede che la transazione avrà un impatto positivo sull'EPS non-GAAP e sul free cash flow a partire dal primo anno successivo alla chiusura. I guadagni operativi e le sinergie di costo sono stimati in 450 milioni di dollari su base annua entro 36 mesi dalla chiusura dell’operazione. La forte crescita del free cash flow, insieme al proseguimento delle politiche di allocazione del capitale, dovrebbe garantire un margine sufficiente per ridurre la leva finanziaria a circa 2x entro due anni dalla chiusura dell’operazione.

Focus sull'IA

L'acquisizione dovrebbe raddoppiare le attività di rete di HPE, creando un nuovo leader del settore delle reti con un portafoglio completo. L'esplosione dell'IA e del cloud ibrido sta accelerando la domanda di soluzioni tecnologiche unificate e sicure che connettano, proteggano e analizzino i dati aziendali. HPE intende trarre vantaggio da questa situazione. Rami Rahim, CEO di Juniper, guiderà le attività di networking di HPE, riportando ad Antonio Neri, CEO di HPE. Si prevede che la transazione venga in parte finanziata dal debito e che si concluda alla fine del 2024 o all'inizio del 2025, a condizione che vi sia l’approvazione da parte delle autorità di regolamentazione e degli azionisti di Juniper.