Imago BioSciences, Inc. ha presentato i dati positivi dello studio clinico globale di Fase 2 in corso, che valuta bomedemstat nei pazienti con mielofibrosi avanzata (MF). I dati sono stati presentati in una sessione di poster durante il 64° Meeting ed Esposizione Annuale della Società Americana di Ematologia (ASH), che si terrà dal 10 al 13 dicembre 2022. Un set di dati di Fase 2 con una data limite del 29 aprile 2022 è stato precedentemente presentato al 30° Meeting e Congresso Annuale dell'Associazione Europea di Ematologia (EHA) nel giugno 2022.

Highlights aggiornati (dati disponibili al 18 ottobre 2022): Dei pazienti valutabili a 24 settimane: Il 65% (17/26) ha mostrato una diminuzione del punteggio totale dei sintomi (TSS). Il 19% (5/26) ha mostrato una diminuzione del 50% del TSS. Il 66% (33/50) ha mostrato una riduzione del volume della milza rispetto al basale.

Il 28% (14/50) ha mostrato una riduzione del volume della milza del = 20%. La maggior parte dei pazienti ha registrato una diminuzione delle frequenze degli alleli mutanti (MAF), comprese le mutazioni driver (ad esempio, JAK2) e le mutazioni ad alto rischio molecolare (HMR) (ad esempio, ASXL1). Il 90% (37/41) dei pazienti indipendenti dalle trasfusioni aveva un'emoglobina stabile (19/41) o migliorata (18/41) alla settimana 12.

L'85% (50/59) dei pazienti aveva un punteggio di fibrosi del midollo osseo migliorato (19/59) o stabile (31/59) dopo il basale. Non ci sono state nuove mutazioni o trasformazioni in leucemia mieloide acuta (AML) durante il trattamento, anche nei pazienti ad alto rischio di progressione. Sicurezza e tollerabilità Bomedemstat è stato generalmente sicuro e ben tollerato nei pazienti con mielofibrosi.

L'evento avverso (AE) non ematologico più comune legato a bomedemstat è stato la disgeusia (alterazione del gusto), che si è verificata nel 33% (30/90) dei pazienti e ha portato all'interruzione dello studio in 1 paziente. Ci sono stati 44 pazienti che hanno riportato un totale di 86 eventi avversi gravi (SAE), il 16% dei quali sono stati ritenuti correlati al farmaco dallo sperimentatore.