AMSTERDAM (Reuters) - Ing Groep, il più grande gruppo di servizi finanziari dei Paesi Bassi, ha riportato un utile ante imposte del secondo trimestre migliore del previsto di 2,07 miliardi di euro, grazie a un aumento delle commissioni e dopo aver liberato alcuni accantonamenti per sofferenze legate alla pandemia.

Gli analisti avevano previsto un utile ante imposte di 1,62 miliardi di euro, secondo i dati Refinitiv. La cifra si confronta con i 532 milioni di euro di utile ante imposte nel secondo trimestre del 2020, registrato al culmine dei lockdown per frenare la pandemia.

Gli accantonamenti hanno una saldo negativo di 91 milioni di euro, rispetto agli 1,37 miliardi di euro dell'anno precedente.

"Guardando ai costi del rischio, questi sono in realtà negativi per il trimestre, ma dobbiamo rimanere prudenti, ci sono ancora molti rischi nelle economie", ha detto il Ceo Steven van Rijswijk in una video intervista rilasciata da Ing con i risultati.

Si prevede che i più grandi mercati di Ing, i Paesi Bassi e la Germania, cresceranno di oltre il 3% quest'anno con l'attenuazione della crisi del Covid-19.

Le commissioni sono aumentate del 18% a 855 milioni di euro, principalmente nei prodotti bancari e di investimento per la clientela retail.

I ricavi da interessi sono diminuiti del 2,6% a 3,34 miliardi di euro a causa dei tassi di interesse ancora bassi. Il margine di interesse di Ing, una misura chiave della redditività dei prestiti, è sceso all'1,36% dall'1,44% di un anno fa.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)