(Alliance News) - Le piazze europee hanno chiuso in ribasso la seconda seduta della settimana, con le sale trading che ancora una volta hanno espresso preoccupazione per la salute dell'economia globale, mentre la piazza meneghina è comunque riuscita a tenere l'asticella sopra il livello della parità.

Per quanto riguarda la seconda economia del pianeta, infatti, i dati hanno mostrato che l'attività del settore dei servizi ad agosto è calata al ritmo più lento da quando i severi controlli sul coronavirus imposti dal presidente cinese Xi Jinping sono stati revocati all'inizio dell'anno.

Anche nell'Eurozona, i dati economici non sono stati all'altezza delle aspettative, con il PMI composite HCOB sceso a 46,7 ad agosto, in calo rispetto a 48,6 di luglio, il livello più basso da novembre 2020. La lettura è stata inferiore alla stima iniziale di 47.

Tuttavia, i cali mattutini delle azioni europee sono stati bilanciati dai guadagni nel settore energetico, dopo che l'Arabia Saudita e la Russia hanno annunciato che avrebbero esteso il taglio della fornitura di petrolio di 1 milione di barili al giorno fino alla fine di dicembre, spingendo al rialzo il prezzo del barile.

Così, il FTSE Mib ha chiuso poco sopra la parità a 28.652,18, il Mid-Cap cede lo 0,4% a 42.020,18, lo Small-Cap ha chiuso in rosso dello 0,3% a 27.198,25 mentre l'Italia Growth ha chiuso in parità a 8.880,97.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è in rosso dello 0,5%, il DAX 40 di Francoforte cede lo 0,3%, mentre il FTSE 100 di Londra è in verde dello 0,1%.

Sul listino delle bluechip, Saipem è avanzato del 2,6% a EUR1,50 per azione, dopo il 2,3% di contrazione della vigilia in linea con l'aumento del prezzo del barile.

Su questo sfondo si è mossa infatti anche la controllante Eni, che ha portato a casa un più 1,6%.

CNH Industrial è avanzato con l'1,6% portando il prezzo su quota EUR13,08 dopo lo 0,9% di verde della vigilia.

Buoni acquisti anche su Prysmian, che segna un più 0,5%. La company martedì ha fatto sapere di aver firmato un capacity reservation agreement per una capacity reservation fee fino a circa EUR90 milioni con Marinus Link Pty Ltd, controllata di TasNetworks, gestore dei sistemi di trasmissione australiano, per una nuova interconnessione elettrica tra la Tasmania e lo stato del Victoria.

L'accordo prevede, tra l'altro, la garanzia da parte del governo del Commonwealth della capacity reservation fee fino a circa EUR90 milioni e la continua disponibilità di capacità da parte di Prysmian fino alla stipula del contratto definitivo da aversi entro luglio 2024.

Generali ha chiuso in passivo dello 0,5% a EUR18,91. Da segnalare che Morgan Stanley ha innalzato il target price a EUR21,00 da EUR19,00. Sul Leonde di Trieste, il tp è stato rivisto al rialzo anche da parte di Société générale, che lo ha fissato a EUR20,00 dal 18,10 precedente.

BPER Banca - in calo dello 0,8% - martedì ha comunicato di avere concluso con successo il collocamento dell'emissione obbligazionaria Senior Non Preferred per un ammontare di EUR500 milioni con scadenza 6 anni e possibilità di rimborso anticipato dopo 5 anni destinata a investitori istituzionali. A conferma dell'elevato interesse del mercato nei confronti di BPER Banca, l'emissione ha raccolto ordini superiori a EUR1,3 miliardi da parte di circa 130 investitori.

Coda del listino anche per anche per Nexi, che ha ceduto l'1,4% terminando per la quarta sessione di fila sul lato dei ribassisti.

Sul Mid-Cap, avanza bene Fincantieri, che si apprezza dell'1,6% dopo la contrazione del 2,1% della seduta precedente.

Eurogroup Laminations è salito invece del 2,6%, in scia all'attivo della vigilia chiusa con un più 0,3%.

Buona seduta anche per Carel Industries, che è avanzato il 3,3% dopo lo 0,2% di rosso della vigilia.

GVS si deprezza del 4,0%, alla quarta seduta fra i ribassisti. Martedì ha fatto sapere che nel primo semestre ha riportato un utile netto pari a EUR7,3 milioni, da EUR32,4 milioni al 30 giugno 2022. I ricavi consolidati nel periodo ammontano a EUR213,4 milioni, in crescita del 28% da EUR166,6 milioni nel 2022.

Retrovie anche per Safilo, che indietreggia del 2,9% dopo lo 0,9% di attivo della vigilia.

Sullo Small-Cap, Fidia ha ceduto il 2,0% portando il prezzo in area EUR1,23.

Bastogi ha ceduto invece lo 0,3%, dopo lo 0,3% di attivo della seduta precedente.

Softlab arretra del 2,0%, posizionando il prezzo su quota EUR1,71, dopo due sessioni chiuse fra i rialzisti.

LVenture ha invece ceduto il 3,9%, virando al ribasso dopo due sedute rialziste.

Itway cede il 2,5% dopo aver comunicato venerdì di aver siglato una partnership con CLoudian, società leader nel software di object storage di classe enterprise. Come spiega Itway, questa collaborazione mira a espandere ulteriormente le offerte di cyber security e cyber resilience di Itway. Il gruppo Itway prevede nel prossimo biennio ricavi di EUR5 milioni operando nei settori service provider, pubblica amministrazione, sanità, energia, istruzione, banche e assicurazioni.

Piquadro avanza del 3,7% portando il prezzo a EUR. La company, che prosegue con il programma di buyback, da ultimo ha reso noto lunedì di aver acquistato, nel periodo compreso tra il 28 agosto e l'1 settembre, azioni proprie per un controvalore complessivo di EUR67.000 circa.

Fra le PMI, Ecomembrane ha chiuso in rialzo del 3,3%, dopo il 2% della vigilia.

Estrima ha invece raccolto il 5,5%, dopo la chiusura invariata della seduta precedente.

Alfonsino ha ceduto l'1,3%, nonostante martedì abbia fatto sapere di aver raggiunto un accordo di collaborazione con gruppo VéGé, primo gruppo della Distribuzione Moderna nato in Italia, costituito da 32 imprese associate, dislocate su tutto il territorio italiano e attive con più di 3000 punti vendita tra ipermercati, superette e Cash&Carry.

Askoll Eva ha ceduto l'1,1%, portando il prezzo a quota EUR0,5320 dopo la contrazione del 2,2% della vigilia.

ISCC Fintech ha invece ceduto il 5,5%, con nuovo prezzo a EUR3,12 dopo due sedute chiuse fra i ribassisti.

Fra le piazze americane, il Dow Jones sta cedendo lo 0,2%, l'S&P è in rosso dello 0,2%, mentre il Nasdaq sta cedendo lo 0,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0715 contro USD1,0791 di lunedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,2565 a USD1,2619 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD90,78 al barile contro USD89,10 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.927,00 l'oncia da USD1.938,07 l'oncia di lunedì sera.

Nel calendario economico di mercoledì, alle 0800 CEST gli ordini delle fabbriche in Germania, alle 0930 CEST sarà in arrivo il PMI delle costruzioni in Italia, così come in Francia e Germania ed Eurozona. Alle 1100 CEST il dato sulle vendite al dettaglio dell'Eurozona.

Alle 1300 CEST il tasso sui mutui a 30 anni, alle 1430 CEST il saldo della bilancia commerciale, alle 1545 CEST PMI manifatturiero e terziario. In serata, alle 2000 CEST si terrà un discorso di Logan della Fed, mentre alle 2230 CEST il dato sulle scorte settimanali di petrolio.

Fra le società, attesi i risultati di Aeroporto Guglielmo Marconi Di Bologna, Cellularline e Tod's.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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