Le azioni australiane sono scese martedì, in quanto le perdite nei titoli finanziari hanno contrastato i guadagni dei minatori e dei titoli tecnologici, mentre James Hardie Industries è sceso al livello più basso degli ultimi cinque mesi.

L'indice S&P/ASX 200 è sceso dello 0,1% a 7.857 punti alle 0047 GMT. Il benchmark era salito dello 0,6% lunedì.

Le azioni di James Hardie Industries erano destinate ad emergere tra i maggiori perdenti del benchmark, dopo che il più grande produttore di fibrocemento al mondo ha abbassato le previsioni di guadagno per l'anno fiscale 2025, citando una domanda abitativa limitata nel mercato nordamericano.

La Reserve Bank of Australia (RBA) pubblicherà i verbali della riunione di maggio nel corso della giornata, che offrirà agli investitori ulteriori indizi sulla posizione della banca centrale in merito alle future decisioni di politica monetaria.

Un segnale di ammorbidimento del mercato del lavoro, la scorsa settimana, ha rappresentato un segnale di sollievo dopo che la RBA aveva messo in guardia sui rischi di inflazione, mantenendo i tassi di interesse ad un massimo di 12 anni del 4,35% all'inizio del mese.

I titoli finanziari sensibili ai tassi sono diminuiti dello 0,1%, con tre delle "Quattro grandi" banche in rosso.

I titoli del settore sanitario sono scesi dello 0,3%, in linea con la terza sessione consecutiva di perdite. D'altro canto, il gigante biofarmaceutico CSL è salito dello 0,2%.

In controtendenza, i minatori hanno guadagnato lo 0,1% grazie ai futures sul minerale di ferro saliti ai massimi plurimensili.

BHP Group ha aggiunto lo 0,4%, mentre Rio Tinto e Fortescue hanno perso rispettivamente lo 0,8% e lo 0,6%.

Seguendo i colleghi di oltreoceano, i titoli tecnologici sono avanzati dell'1,1%, con le azioni quotate all'ASX di Xero e WiseTech Global che sono salite rispettivamente dello 0,8% e dell'1,4%.

I titoli energetici hanno guadagnato lo 0,1% e i titoli dell'oro hanno aggiunto lo 0,2%, mentre i prezzi dei lingotti hanno toccato i massimi storici grazie al mix di misure di stimolo cinesi e alle aspettative di taglio dei tassi statunitensi.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,4% o di 42,66 punti a 11.698,05.