MILANO (MF-NW)--"Durante la pandemia c'è stato un salto epocale nella digitalizzazione del settore, ma non basta: oggi si parla di IA e anche il nostro comparto deve saper cogliere quest'opportunità".

Lo ha affermato Carlo Capasa, presidente della camera nazionale della

Moda Italiana, durante l'evento 'Milano Fashion Global Summit' di MFF -

Milano Finanza Fashion, organizzato da Class Editori e trasmesso da Class

Cnbc.

Con riferimento ai grandi poli francesi, Capasa sostiene che "i gruppi funzionano benissimo, basti pensare a Kering e Lvmh, ma ci sono anche grandi brand indipendenti come Prada. L'importante è avere le idee chiare e lavorare sulle dimensioni: in un mercato globale bisogna essere competitivi e quindi è necessario essere abbastanza grandi da competere anche con questi aggregati".

Con riferimento alla sostenibilità, "dal punto di vista europeo siamo presenti come camera della Moda a molti tavoli della Commissione, le regole sulla sostenibilità devono essere viste bene in modo tale da non renderle troppo pesanti, senza andare ad intaccarne la virtuosità. Noi ci concentriamo sulla durabilità emotiva: un abito di pizzo può inquinare di più per la sua produzione ma può durare generazioni, il discorso è ben diverso per abiti prodotti con materiali innovativi spesso prodotti da materie plastiche riciclate".

Infine, in risposta a chi sostiene che abiti durevoli portano inevitabilmente a una contrazione del fatturato, il presidente sostiene che "la base di consumatori sta crescendo, acquistare capi più durevoli non vuol dire diminuire il fatturato. Non dobbiamo aver paura di cambiare quel criterio, anzi, se producessimo abiti meno durevoli, con l'aumentare dei clienti, potremmo incorrere in penuria di materie prime".

bon


(END) Dow Jones Newswires

October 23, 2023 04:33 ET (08:33 GMT)