Kronos Bio, Inc. presenterà i dati preclinici che dimostrano l'attività antileucemica dell'inibitore sperimentale della tirosin-chinasi della milza (SYK), lanraplenib, in combinazione con più agenti mirati in isolati cellulari e linee cellulari derivate da pazienti, in occasione del 64° Meeting & Exposition annuale della Società Americana di Ematologia (ASH) a New Orleans. I dati saranno condivisi nell'ambito di una presentazione poster. Lanraplenib è un inibitore SYK di nuova generazione che viene attualmente valutato in combinazione con gilteritinib nei pazienti con leucemia mieloide acuta (AML) recidivata/refrattaria FLT3-mutata in uno studio di Fase 1b/2.

L'azienda prevede di condividere i dati iniziali dello studio lanraplenib/gilteritinib, insieme alla dose raccomandata di Fase 2 (RP2D), nel quarto trimestre del 2023 o nel primo trimestre del 2024. I ricercatori hanno valutato lanraplenib e un secondo inibitore SYK, entospletinib, che l'azienda ha interrotto lo sviluppo, in combinazione con un inibitore della menina (SNDX5613), in due linee cellulari con riarrangiamento FLT3 duplicazione interna in tandem/MLL. Sono stati osservati effetti antiproliferativi sinergici in un'ampia gamma di concentrazioni.

La combinazione ha innescato la differenziazione e l'apoptosi, suggerendo un blocco più completo del programma trascrizionale HOXA9/MEIS1 attraverso l'inibizione sinergica di meccanismi ortogonali. Inoltre, i ricercatori hanno valutato l'attività sinergica di lanraplenib con l'inibitore FLT3, gilteritinib, e l'inibitore BCL2, venetoclax, in isolati di AML derivati da pazienti. Questa analisi ha rilevato un'attività antiproliferativa sinergica per entrambe le combinazioni. Gli studi su xenotrapianti derivati da pazienti (PDX) hanno anche dimostrato riduzioni più profonde della carica leucemica nel sangue periferico e nel midollo osseo dopo 28 giorni di trattamento con lanraplenib e gilteritinib.

In uno studio PDX di follow-up con un regime ottimizzato, la combinazione ha prolungato significativamente la sopravvivenza globale rispetto a un singolo agente. Kronos Bio ha anche presentato due poster al meeting, incentrati sull'aumento della comprensione della malattia residua misurabile (MRD) negativa come endpoint surrogato negli studi sulla LAM. Un poster ha analizzato i dati relativi alla MRD e alla sopravvivenza di 1.128 pazienti con AML mutata in NPM1 in tre studi di gruppo cooperativo, confermando che il raggiungimento della CR negativa alla MRD predice una migliore sopravvivenza globale e libera da eventi.

Un secondo poster ha descritto lo sviluppo di un saggio basato sul sequenziamento di nuova generazione per misurare la MRD e ha confrontato le prestazioni di questo saggio con il metodo gold standard basato sulla RT-qPCR.