(Alliance News) - Lunedì, i mercati azionari europei hanno terminato con trend ribassista, con le sale trading che tentano di posizonanrsi al meglio tenendo conto di quelle che possono essere le future "declinazioni" del conflitto israeliano con Hamas, inclusa la sua potenziale durata e la possibilità di attirare altre parti nello scenario bellico.

Il principale indice meneghino ha chiuso così ribassista, posizionando l'asticella dei punti in area 27.600, con spinta sul comparto della difesa e petrolifero, mentre sul fronte della politica monetaria, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, la conferma del tasso nella riunione del 1 novembre ha una probabilità del 79% per la conferma intervallo 525/550 bp. Il rialzo di 25 bps nel target 550/575 bps è invece prezzato al 21%.

Così, il FTSE Mib, come detto, ha chiuso in rosso dello 0,5% a 27.682,06, il Mid-Cap ha ceduto l'1,1% a 38.728,93, lo Small-Cap ha chiuso in rosso dello 0,8% a 25.021,09, mentre l'Italia Growth ha terminato in ribasso dello 0,6% a 8.049,86.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in rosso dello 0,6%, il FTSE 100 di Londra poco sotto la parità mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso sotto dello 0,7%.

Sul listino principale di Borsa Italiana, dalla parte alta del listino è avanzato bene Leonardo con un verde del 4,8% a EUR13,56. Il titolo ha chiaramente ricevuto impulso dal conflitto medio-orientale, rialzando la testa dopo un filotto ribassista durato sei sedute.

Buona seduta anche per Eni, che si porta avanti del 2,3% a EUR14,97. Goldman ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a EUR18,00 da EUR17,00 con raccomandazione 'buy'.

Banca Monte dei Paschi ha invece ceduto il 6,3%, posizonandosi nelle retrovie del listino dopo l'attivo del 2,9% della seduta precedente.

Banca Generali ha invece ceduto l'1,2% dopo aver fatto sapere lunedì di aver realizzato a settembre una raccolta netta di EUR373 milioni, in aumento del 42% rispetto a settembre 2022, che porta il totale da inizio anno sopra EUR4,3 miliardi, con una crescita del 7% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno seppure in un contesto di elevata volatilità sui mercati finanziari globali

Hanno prevalso le vendite anche su Telecom Italia, in calo dell'1,8%. Notizie di stampa, hanno riportato dell'incontro tra il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti e il capo di gabinetto del governo Meloni, Gaetano Caputi, che, su richiesta di Vivendi che è il primo azionista di TIM, hanno ricevuto il presidente Yannick Bollorè e l'ad Arnaud de Puyfontaine. Per Vivendi l'offerta di KKR non rende giustizia al valore strategico dell'infrastruttura, senza risolvere il problema del debito alla radice, mettendo a rischio la società che rimane e i suoi dipendenti. "Per questo l'azionista francese è pronto a tutelare i suoi diritti nelle sedi legali più opportune".

KKR lavora dal 26 giugno insieme al management di TIM, per formulare un'offerta vincolante entro il 15 ottobre per Netco, la società che racchiude la rete primaria e secondaria, e i cavi sottomarini di Sparkle - che il MEF intende rilevare in un secondo momento.

Anche sul Mid-Cap, buona seduta per Acea che ha chiuso su del 3,0%, per la quarta volta di fila con candela rialzista.

Italmobiliare è avanzato invece del 2,4%, dopo lo 0,4% di flessione di venerdì sera.

Seco ha invece lasciato sul parterre il 6,8%, portando il prezzo a EUR3,72 per azione e chiudendo per la quarta sessione di fila sul lato dei ribassisti.

Brembo cede il 2,7% dopo aver fatto sapere venerdì che si è concluso il periodo di adesione all'offerta in opzione e prelazione rivolta agli azionisti per l'acquisto di 4,4 milioni di azioni oggetto di recesso della società.

Vendite importanti anche su Juventus FC, che ha terminato nelle retrovie cedendo l'8,5%. Venerdì ha fatto sapere di aver chiuso l'esercizio con una perdita di EUR123,7 milioni da EUR239,3 milioni nello stesso periodo dello scorso, in parte influenzata dagli effetti negativi sui ricavi e sui costi correlati agli esiti dei procedimenti sportivi italiani e internazionali. Al 30 giugno, i ricavi e proventi si sono attestati a EUR507,7 milioni da EUR443,4 milioni nel 2022.

Anima Holding ha invece ceduto lo 0,2%. La società ha fatto sapere che la raccolta netta di risparmio gestito del gruppo nel mese di settembre è stata negativa per EUR271 milioni. A fine settembre le masse gestite complessivamente dal gruppo Anima si attestano a circa EUR184 miliardi. La company ha altresì informato di avere rilevato azioni proprie per EUR2 milioni durante la scorsa settimana.

Sullo Small-Cap, d'Amico ha chiuso in verde del 4,7%. con nuovo prezzo a EUR4,62 per azione, alla sua terza sessione in saldo attivo.

Bene anche Emak, che ha raccolto il 3,4% dopo le due precedenti sedute da ribassista.

Pierrel - flat a EUR1,60 - ha fatto sapere lunedì di aver ottenuto l'autorizzazione alla commercializzazione in Uzbekistan per l'anestetico dentale a base di Articaina, Orabloc in entrambe le formulazioni. Con questa nuova autorizzazione, spiega la società in una nota, Pierrel rafforza la propria presenza commerciale in Asia Centrale.

CSP International, nelle retrovie, ha lasciato sul parterre il 3,6%, dopo il verde dello 0,3% di venerdì sera. Sul titolo si segnala l'alto volume di scambi, con oltre 30.000 pezzi passati di mano rispetto a una media giornaliera a tre mesi di poco meno di 14.000.

Piquadro ha invece fatto un passo indietro del 6,2% dopo l'1,3% di rosso di venerdì sera.

Fra le PMI, eViso ha portato a casa il 6,2% a EUR2,41 per azione dopo un filotto ribassista.

Growens - in verde dello 0,3% - lunedì ha comunicato l'avvenuta sottoscrizione di un accordo vincolante per la cessione del 100% del capitale sociale della controllata olandese Datatrics BV a Squeezely BV, società del gruppo Spotler, primario operatore della marketing automation in Olanda e Regno Unito, per un controvalore complessivo pari a EUR1,7 milioni.

ESI ha invece ceduto il 3,8%, con prezzo a EUR1,41, chiudendo per la sesta sessione consecutiva con trend bearish.

Digital Magics ha fatto un passo indietro dello 0,9% riprezzandosi a quota EUR2,20. Il titolo ha toccato in giornata il suo nuovo minimo a 52 settimane a quota EUR2,13.

A New York, il Dow sta cedendo lo 0,1%, il Nasdaq sta lasciando sul parterre lo 0,6% mentre l'S&P 500 sta segnando un calo dello 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0544 contro USD1,0537 registrato in chiusura azionaria europea di venerdì mentre la sterlina vale invece USD1,2210 da USD1,2191 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD88,09 al barile da USD83,65 al barile di venerdì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.852,67 l'oncia da USD1.823,81 l'oncia di venerdì sera.

Il calendario macroeconomico di martedì si apre alle 0150 CEST con l'arrivo del saldo delle partite correnbti dal Giappone mentre alle 1000 CEST sarà la volta della produzione industriale italiana. Alle 1400 CEST, ci sarà invece un discorso da parte delle numero uno della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde.

Alle 1530 CEST, dagli USA, focus sul discorso del membro della Fed Bostic mentre seguiranno, alle 1900 CEST, quello di Waller e, alle 2100 CEST, quello di Kashkari.

Nel calendario societario di Piazza Affari, non sono previsti particolari appuntamenti.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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