PARIGI (awp/ats/ans) - Il colosso francese del lusso Lvmh cresce nel primo semestre del 2023 registrando ricavi per 42,2 miliardi di euro in crescita del 15% rispetto al primo semestre 2022 (crescita organica del 17%). Tutte le attività hanno registrato una crescita organica delle vendite a doppia cifra, ad eccezione della divisione Wines&Spirits.

L'utile da operazioni ricorrenti è aumentato del 13% a 11,57 miliardi di euro, il margine operativo ha raggiunto il 27,4% dei ricavi mentre la quota di gruppo sull'utile netto segna un incremento del 30% a 8,48 miliardi di euro.

Nel secondo trimestre dell'anno i ricavi hanno registrato una crescita organica del 17% in linea con il primo trimestre. "Lvmh ha ottenuto risultati eccezionali nel semestre", in cui permane ancora "un'incertezza economica e geopolitica", commenta il presidente e ceo di Lvmh Bernard Arnault.

"Grazie alla desiderabilità dei nostri marchi, ci avviciniamo alla seconda metà dell'anno con fiducia e ottimismo, ma rimarremo vigili e faremo affidamento sull'agilità e sul talento dei nostri team per rafforzare ulteriormente la nostra posizione di leadership globale nei beni di lusso nel 2023".

In questo primo semestre, Lvmh Moet Hennessy Louis Vuitton ha registrato una forte crescita del business in Europa e Asia, mentre, ha dimezzato il free cash flow, "a causa di importanti investimenti immobiliari e in rimanenze operative, in particolare nell'alta gioielleria", spiega il gruppo in una nota.

A trainare le vendite globali è ancora una volta la divisione moda e pelletteria, che segna una crescita organica del 20% raggiungendo i 21,1 miliardi di euro, con marchi come Louis Vuitton, Christian Dior, Celine, Loro Piana e Loewe che continuano a guadagnare quote di mercato in tutto il mondo. Il comparto degli spirits e del vino segna un calo del 3%, in quanto, si confronta con un elevato livello del semestre precedente.

"Eccezionale" la performance di Sephora, che si conferma un leader mondiale nel beauty, ed elevata crescita per l'alta gioielleria con uno slancio di Tiffany, Bulgari e Tag Heuer. "Il forte slancio creativo e l'ottima distribuzione delle nostre maison hanno continuato a far sognare, come dimostra l'accoglienza entusiastica data alla prima sfilata di moda di Pharrell Williams per Louis Vuitton, così come la riapertura dello storico flagship store di Tiffany & Co.

A New York", afferma Arnault evidenziando anche i progressi del gruppo sulla sostenibilità, in particolare, con il recente annuncio di un ambizioso piano di risparmio idrico volto a ridurre del 30% il consumo d'acqua del gruppo a livello globale.