Moda : Lvmh e Fendi studiano tessuti coltivati e green (MFF)
10 maggio 2022 alle 08:18
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MILANO (MF-DJ)--Affermando ulteriormente il suo impegno nella ricerca e sviluppo per il lusso sostenibile, Lvmh annuncia una collaborazione strategica che sfrutta il potenziale della ricerca accademica per prototipare nuovi bio-tessuti. Lvmh e Fendi hanno dato il via a un'iniziativa di ricerca biennale in collaborazione con Imperial college London e Central Saint Martins, per sviluppare nuove fibre coltivate in laboratorio che siano in grado di rendere «l'effetto fur», promuovendo un concetto legato al lusso rigenerativo.
«In qualità di maison innovativa e sperimentale sin dagli albori, è proprio Fendi a essere alla continua ricerca ed esplorazione di nuove fibre e materiali, con l'obiettivo di creare pezzi belli con un impatto ridotto sul nostro pianeta». ha spiegato a MFF Hélène Valade, Environmental development director di Lvmh. «Materiali preziosi come la pelliccia e la pelle sono ancora al centro dell'artigianato e della tradizione Fendi.
Questo nuovo progetto ha bisogno di tempo per essere sviluppato, vanno esplorate le opzioni di upscaling, e quindi questa è un'opzione a medio e lungo termine per noi. La nuova fibra sarà applicata a una serie di sviluppi tessili. Useremo le sequenze di Dna che codificano naturalmente le informazioni per istruire le cellule a produrre proteine della cheratina e aggiungeremo queste sequenze nelle cellule di lievito. Il lievito può produrre le proteine della cheratina, in un processo simile a quello della birra, così che le proteine stesse possono essere trasformate in fibre adatte ai tessuti, quindi non c'è plastica coinvolta».
Questo progetto con l'Imperial college London riunisce l'esperienza del professore di biologia sintetica Tom Ellis dell'Imperial e della professoressa di biodesign Carole Collet della Central Saint Martins, per coltivare nuovi bio-materiali funzionali. Il gruppo Lvmh abbraccia quindi l'innovazione radicale per creare un prodotto completamente nuovo per proteggere il pianeta e liberarlo dalla plastica.
LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE è leader mondiale nei prodotti di lusso. Le vendite nette sono così suddivise per famiglia di prodotti: - moda e articoli in pelle (48,9%): marchi come Louis Vuitton, Kenzo, Celine, Fendi, Marc Jacobs, Givenchy, ecc; - orologi e gioielli (12,8%): Bulgari, TAG Heuer, Zenith, Hublot, Chaumet, marchi Fred, Tiffany, ecc; - profumi e prodotti cosmetici (9,6%): profumi (marchi Christian Dior, Guerlain, Loewe, Kenzo, ecc.), prodotti per il trucco (Make Up For Ever, Guerlain, Acqua di Parma, ecc.), ecc; - vini e liquori (7,7%): champagne (marchi Moët & Chandon, Mercier, Veuve Clicquot Ponsardin, Dom Pérignon, ecc.; n. 1 a livello mondiale), vini (Cape Mentelle, Château D'Yquem, ecc.), cognac (principalmente Hennessy; n. 1 a livello mondiale), whisky (principalmente Glenmorangie), ecc; Le vendite rimanenti (21%) provengono dalla distribuzione selettiva attraverso le catene Sephora, DFS, Miami Cruiseline e i grandi magazzini Le Bon Marché e La Samaritaine. Alla fine del 2023, i prodotti saranno commercializzati attraverso una rete di 6.097 punti vendita situati in tutto il mondo. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (7,9%), Europa (16,4%), Giappone (7,3%), Asia (30,8%), Stati Uniti (25,3%) e altro (12,3%).