Il Governo italiano sta preparando delle misure per aiutare l'azienda di telecomunicazioni Open Fiber, sostenuta dallo Stato, ad assicurarsi fondi supplementari, a sostenere le sue finanze e a completare i costosi programmi di lancio della banda larga veloce in tutto il Paese, hanno detto due fonti informate sulla questione.

Le misure faciliterebbero l'offerta di Open Fiber di assicurarsi circa 2 miliardi di euro (2,17 miliardi di dollari) di finanziamenti aggiuntivi da parte dei suoi finanziatori e dei suoi stessi azionisti, hanno aggiunto le fonti.

Open Fiber è stata creata alla fine del 2015 per affrontare i ritardi dell'Italia nell'aggiornamento dell'infrastruttura a banda larga del Paese alla fibra ottica, soprattutto nelle aree più remote del Paese.

Già il mese prossimo, il Governo potrebbe approvare un decreto per rimodellare i piani di diffusione della fibra ottica inclusi in un programma di recupero post-pandemia finanziato dall'Unione Europea, secondo le persone.

L'amministrazione del Primo Ministro Giorgia Meloni sta anche valutando misure per compensare i costi più elevati del previsto - che Open Fiber stima intorno agli 800 milioni di euro - per la posa dei cavi nelle aree remote dell'Italia. L'azienda, sostenuta dallo Stato, è impegnata in complesse trattative con un pool di oltre 30 finanziatori italiani e internazionali per ottenere fondi aggiuntivi rispetto a un accordo di finanziamento da 7,2 miliardi di euro che sta cercando di rinegoziare.

Anche il finanziatore statale Cassa Depositi e Prestiti, che detiene una partecipazione del 60% in Open Fiber, e il fondo australiano Macquarie, che detiene il restante 40%, dovrebbero condividere l'onere, iniettando capitale fresco per rafforzare le finanze dell'azienda.

Tutte le parti coinvolte non sono state immediatamente disponibili a commentare.

I rappresentanti di Open Fiber, i suoi finanziatori e gli azionisti della società si incontreranno lunedì a Milano per fare il punto sulle trattative e valutare i passi successivi, secondo due fonti separate informate sulla questione.

Si prevede che le attività di rete di Open Fiber saranno combinate con quelle dell'ex monopolista telefonico Telecom Italia (TIM), che ha accettato di vendere la sua rete di telefonia fissa al fondo statunitense KKR, un accordo sostenuto dal governo italiano. (1 dollaro = 0,9232 euro) (Articoli di Elvira Pollina e Giuseppe Fonte; Redazione di Valentina Za e Aurora Ellis)