COMUNICATO STAMPA

IL CDA DI MASI AGRICOLA APPROVA I RISULTATI CONSOLIDATI DEL 2021

RICAVI 2021 IN DECISA CRESCITA DEL 28,4% SUL 2020 (+2,3% SUL 2019)

EBITDA PIÙ CHE RADDOPPIATO SUL 2020 E IN AUMENTO ANCHE SUL 2019

UTILE NETTO MIGLIORATO SIA SUL 2020 CHE SUL 2019

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO IN RIDUZIONE

PROPOSTA DIVIDENDI: 8 CENTS PER AZIONE (YIELD 1,8%)

  • Ricavi netti consolidati 66,4 milioni di euro (51,7 mln di euro nel 2020, +28,4%)

  • EBITDA 12,9 milioni di euro (5,5 mln di euro nel 2020)

  • EBIT 8,7 milioni di euro (1,3 mln di euro nel 2020)

  • Utile netto 5,4 milioni di euro (0,8 mln di euro nel 2020)

  • Indebitamento Finanziario Netto1 2,7 milioni di euro (6,4 mln di euro al 31 dicembre 2020)

Sant'Ambrogio di Valpolicella, 25 marzo 2022. Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di Masi Agricola S.p.A., società quotata nell'Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, che ha approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

Sandro Boscaini, Presidente di Masi Agricola, ha dichiarato: «Il conto economico del 2021 registra il ritorno della performance numerica al pre-COVID, nonostante diversi mesi in cui l'horeca è stata assoggettata a misure restrittive e nonostante la persistente rarefazione dei viaggi internazionali, che continua a penalizzarci nel canale Duty Free, nell'hotellerie di lusso e nelle metropoli. Questi incoraggianti risultati derivano sia dalla forza del brand, che dall'utilizzo coordinato di tutti i canali distributivi e dalla segmentazione di gamma. Uno stimolo a mantenere stabili le nostre linee-guida strategiche, nell'anno della duecentocinquantesima vendemmia della famiglia Boscaini al Vaio dei Masi».

ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

Analisi dei ricavi consolidati

1 Indebitamento Finanziario Netto consolidato escluse le poste contabili emergenti a seguito dell'adozione del principio IFRS 16 e inclusi gli strumenti finanziari di investimento a scopo di impiego temporaneo di liquidità.

Ripartizione delle vendite per area geografica (in migliaia di euro):

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

%Esercizio 2020

%DeltaDelta % Esercizio 2019

%

Italia

Altri Paesi europei Americhe

Resto del Mondo

17.303 24.379 21.929 2.761

26,1% 36,7% 33,0% 4,2%

11.452 19.621 19.020 1.589

22,1% 38,0% 36,8% 3,1%

5.851 4.758 2.909 1.172

  • 51,1% 14.741 22,7%

  • 24,2% 25.820 39,8%

  • 15,3% 22.202 34,2%

  • 73,7% 2.135 3,3%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

66.372 100,0%

51.682 100,0%

14.690

28,4%

64.898

100,0%

La pandemia da COVID-19 (c.d. "Coronavirus") e le connesse misure di contenimento del contagio poste in essere nei diversi Paesi del mondo hanno ovviamente impattato sul business del Gruppo nel 2021. Dopo una fase di lockdown avvenuta nel primo semestre, nel terzo trimestre la c.d. horeca (canale distributivo prevalente per la Società) nei vari Paesi del mondo ha potuto tendenzialmente riaprire, pur non ricomprendendo l'intera popolazione di punti distributivi pre-Covid. In generale, le località turistiche hanno lavorato nel periodo estivo, pur se con ospiti provenienti da aree geografiche di prossimità, o comunque a distanza prevalentemente automobilistica. Le grandi città, collegate al turismo leisure o di business e/o al lavoro di ufficio di alto profilo, hanno sofferto ancora un drammatico calo di presenze. Tutto il canale horeca, poi, ha visto una penalizzazione a partire dal mese di ottobre, per effetto di nuove misure di contenimento del contagio in corrispondenza della quarta ondata pandemica, connessa alla cosiddetta "Variante Omicron", che ha impattato sulla stagione natalizia.

Il canale del Duty Free & Travel Retail, storicamente molto volumetrico per la nostra Società, soffre ancora della sostanziale riduzione dei viaggi internazionali. Il c.d. offtrade, rappresentato per il Gruppo Masi dai monopoli e (in misura inferiore) dalle catene retail, ha mantenuto la sua operatività, pur se con un trend che ha risentito di volta in volta dello spostamento del consumo di vini riorientato verso l'horeca quando quest'ultima è stata in grado di operare. L'online continua a conseguire incrementi di robusta significatività percentuale, anche se in numeri assoluti rappresenta una parte minoritaria della nostra distribuzione, così come per tutti i produttori di vini a marchio premium.

Nonostante questo scenario i ricavi consolidati del 2021 registrano una significativa crescita rispetto all'esercizio precedente, pari complessivamente a oltre il 28%, risultando superiori anche al 2019 per il 2,3% circa. L'ultimo trimestre 2021, in particolare, ha registrato ricavi in incremento del 30% e dell'8% sull'ultimo trimestre rispettivamente del 2020 e del 2019, qualificandosi come il miglior quarto trimestre dalla quotazione all'Euronext Growth Milan, avvenuta nel 2015.

Analizzando il trend dei ricavi a livello geografico si nota il rilevante incremento dell'Italia, che cresce del 51% registrando una quota di oltre il 26% sul totale, una percentuale mai raggiunta dalla quotazione in Borsa a oggi. Riteniamo che questa espansione del mercato domestico rappresenti un fattore strategico estremamente positivo, in quanto in Italia il Gruppo distribuisce i propri marchi in modo diretto, senza anelli intermedi della catena del valore (es. importatori, distributori etc.): l'Italia pertanto rappresenta anche il "mercato-laboratorio" per antonomasia, l'ambiente in cui è stato

possibile implementare in modo molto più incisivo che altrove la strategia distributiva e in cui indubbiamente l'approccio omnichannel adottato negli anni recenti si è scaricato a terra con maggiore efficacia. Ciò significa che, coordinandosi con gli importatori per adattare la strategia agli altri mercati, sarà possibile attivare percorsi di sviluppo anche all'estero.

Confronto dei ricavi 2021-2019 riclassificati secondo il posizionamento commerciale del prodotto (in percentuale):

Top Wines

27,8%

22,5%

24,4%

Premium Wines

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Esercizio 2019

48,0%

47,8%

48,3%

Classic Wines

24,2%

29,7%

27,3%

Alla fine del 2021 si conferma la tendenza di crescita del mix già riscontrata nei reporting trimestrali, con i Top Wines che hanno invertito il dato del 2020, quando si è registrato l'aumento del peso dei

Classic Wines per effetto della riduzione della distribuzione ontrade e del conseguente aumento dell'incidenza del consumo casalingo, che normalmente si riferisce a prodotti di prezzo più accessibile.

La solvibilità della clientela e l'incasso del credito non hanno dimostrato particolari criticità e sono rimasti sostanzialmente in linea con gli esercizi precedenti.

Esaminando l'aspetto della stagionalità occorre ricordare che negli ultimi esercizi la maggioranza dei ricavi è stata realizzata nel secondo semestre. Il 2021 lo conferma, con il 56% circa dei ricavi da luglio a dicembre.

Analisi dei risultati operativi e netti consolidati

Di seguito alcuni aspetti significativi da evidenziare:

a) il margine industriale lordo aumenta da euro 33.153 migliaia a euro 41.687 migliaia, con una riduzione percentuale da 64,1% a 62,8% ascrivibile essenzialmente al diverso mix-prodotto già in precedenza commentato, all'iperinflazione riflessa sulla nostra controllata argentina e all'incremento dei costi delle materie prime verificatosi nel secondo semestre 2021;

b) i costi per servizi crescono da euro 20.235 migliaia a euro 21.375 migliaia, con una minore incidenza in termini percentuali sui ricavi, principalmente a fronte di: i) costi che, per natura o destinazione, sono correlati ai ricavi (ad. Es. provvigioni, trasporti su vendite); ii) costi di carattere commerciale e/o di pubblicità e promozione connessi ad attività che nel 2020 non sono state poste in essere a causa del lockdown;

c) i costi per il personale aumentano da euro 8.382 migliaia a euro 9.691 migliaia per effetto dei minori ammortizzatori sociali utilizzati, del maggiore periodo di funzionamento delle location Masi Wine Experience a gestione diretta e della nuova apertura del Masi Wine Bar di Monaco di Baviera; d) gli altri ricavi e proventi incrementano da euro 1.424 migliaia a euro 2.909 migliaia, principalmente per maggiori contributi OCM, essendo a loro volta aumentati i costi agevolabili

(rientranti tra i costi per servizi, v. sopra), e per contributi c.d. "ristori" ottenuti a fronte di riduzioni di attività connesse al COVID.

L'EBITDA consolidato si attesta a euro 12.944 migliaia (EBITDA margin 19,5%), contro euro 5.495 migliaia dell'esercizio 2020 (EBITDA margin 10,6%) e contro euro 11.189 migliaia del 2019 (EBITDA margin 17,2%).

L'EBIT passa da euro 1.348 migliaia a euro 8.655 migliaia, dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per euro 4.289 migliaia, questi ultimi in leggero incremento rispetto al 2020.

Proventi e oneri finanziari, proventi e oneri da partecipazioni, utili e perdite su cambi: queste voci si attestano nel loro insieme a -801 migliaia, contro euro -1.341 migliaia del 2020. Va evidenziato che nell'esercizio precedente è stata registrata una svalutazione della partecipazione e del credito verso Venezianische Weinbar AG, società partecipata che gestisce il Masi Wine Bar di

Zurigo, per euro 830 migliaia. L'esercizio 2021 è caratterizzato da una positiva incidenza degli utili su cambi e dall'impatto di oneri finanziari relativi alle fonti di finanziamento esterne.

Imposte: registrano un onere di euro 2.460 migliaia, a fronte di un provento netto di euro 788 migliaia nell'esercizio precedente. Il valore conseguito nel 2020 beneficiava in particolare, al netto della riduzione delle imposte correnti causata dagli elementi prettamente gestionali, dal rilascio di un fondo imposte differite su ammortamenti da fabbricati, a seguito dell'allineamento dei valori fiscalmente riconosciuti con i valori di libro, in relazione a un'operazione straordinaria perfezionata negli scorsi esercizi, per euro 432 migliaia. Sempre il 2020 aveva visto il riconoscimento di un provento per riduzione di imposte di esercizi precedenti rispetto alla determinazione eseguibile dopo la sottoscrizione dell'accordo sul Patent Box da parte della Società, per euro 507 migliaia.

L'utile netto consolidato aumenta quindi da euro 795 migliaia a euro 5.394 migliaia.

Situazione patrimoniale e finanziaria

L'indebitamento finanziario netto consolidato2 al 31 dicembre 2021 ammonta a euro 2.700 migliaia, contro euro 6.442 migliaia al 31 dicembre 2020.

Con riferimento allo stato patrimoniale e alla posizione finanziaria netta è opportuno sottolineare i seguenti elementi:

2 Escluse le passività per diritti d'uso e inclusi gli strumenti finanziari di investimento a scopo di impiego temporaneo di liquidità.

  • a) l'incremento dell'attivo fisso netto riflette la ripresa degli investimenti non ricorrenti riferiti al

    Masi Operations & Visitor Center e all'ampliamento della cantina di Valgatara. Tali interventi hanno rappresentato la prevalenza degli investimenti netti registrati nel 2021, pari a euro 7.851;

  • b) l'aumento del capitale circolante netto commerciale è generato essenzialmente: i) dalla ripresa del business; ii) relativamente alle rimanenze, dall'opportunità di creare degli extra stock in previsione dell'aumento dei costi delle materie prime e, per quanto riguarda Canevel, dalla necessità di anticipare il calendario di produzione per effettuare un intervento di upgrade della linea di imbottigliamento a febbraio 2022. A compensazione crescono i debiti verso fornitori, includendo una quota parte degli investimenti netti realizzati nel 2021, da pagare nell'esercizio successivo;

  • c) la crescita delle "altre passività" si riferisce principalmente al maggior debito per imposte correnti registrate a fronte della maggiore base imponibile conseguita rispetto all'esercizio precedente;

  • d) la voce dividendi e altri movimenti di patrimonio netto nel rendiconto finanziario del 2021 include un valore positivo per euro 1.360 migliaia, che si riferisce principalmente all'effetto dell'iperinflazione argentina sul patrimonio netto iniziale.

FATTI DI RILIEVO DEL PERIODO

Dal 1° gennaio 2021 i vini a marchio Serego Alighieri vengono importati negli USA da Vineyard

Brands, azienda specialista di vini premium e ultrapremium. L'operazione rientra nella strategia di rafforzare il posizionamento e sviluppare la penetrazione del marchio Serego Alighieri nel mercato americano, con un lavoro di segmentazione particolarmente focalizzato.

Il 16 febbraio 2021 la Società ha annunciato di avere sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Veneto un accordo preventivo per la definizione dei metodi e dei criteri di calcolo del conto economico, in caso di utilizzo diretto dei beni immateriali. L'agevolazione consiste in una riduzione del reddito imponibile della Società in funzione dell'apporto dei marchi alla creazione del reddito. Comunemente tale agevolazione viene definita come "Patent Box".

A marzo 2021 la Società ha emesso un prestito obbligazionario sottoscritto da UniCredit S.p.A. e da Garibaldi Tower Basket Bond S.r.l., società veicolo costituita ai sensi della Legge 30 aprile 1999, n.

130, per l'importo di 12 milioni di euro con durata di 7 anni, nell'ambito di una più ampia operazione denominata "Basket Bond Vino" a cui hanno partecipato anche altre due aziende del settore. Tale prestito obbligazionario ha la finalità di supportare i piani di investimento della Società prevedibili per i prossimi esercizi, ottimizzando al contempo la struttura fonti-impieghi, e fornirà una maggiore elasticità di cassa a parità di posizione finanziaria netta. Nell'ambito dell'operazione è stato risolto il contratto di finanziamento ipotecario "contratto di filiera - Terre del Vino" (accordato nel 2016 da Cassa Depositi e Prestiti e UniCredit, e non ancora utilizzato da Masi) e attivata la cancellazione

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Masi Agricola S.p.A. published this content on 25 March 2022 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 25 March 2022 15:56:15 UTC.