L'unità ha perquisito la sua casa e ha sequestrato il suo computer e il suo telefono, oltre a quelli dei suoi familiari, ha detto il sindacato in una dichiarazione di giovedì.

Il sindacato ha denunciato l'arresto come "arbitrario" e ha alluso alla possibilità che Sassi sia indagato per una sospetta accusa di terrorismo, dal momento che il suo avvocato non può parlargli per 48 ore.

Il capo ufficio di Al Jazeera a Tunisi, Lotfi Hajji, ha dichiarato sul suo account Facebook che le forze di sicurezza non hanno comunicato alla famiglia di Sassi il motivo del suo arresto.

Lunedì, le autorità giudiziarie tunisine hanno ordinato la detenzione preventiva del giornalista Zied El-Heni con l'accusa di diffamazione, dopo aver criticato il Ministro del Commercio.

La libertà di parola e dei media è stata una conquista fondamentale per i tunisini dopo la rivoluzione del 2011 che ha spodestato il Presidente autocratico Zine El Abidine Ben Ali e ha innescato le proteste della 'Primavera Araba'.

Ma attivisti e giornalisti affermano che la libertà di parola si è deteriorata da quando il Presidente Kais Saied ha assunto ampi poteri nel 2021. Saied ha affermato che le sue azioni erano necessarie per salvare la Tunisia dal caos di quella che definisce un'élite corrotta.