Il rublo russo è salito fortemente rispetto al dollaro giovedì, in un contesto di scambi volatili e a bassa liquidità, sostenuto dalle vendite di guadagni in valuta estera da parte degli esportatori in vista della scadenza del pagamento delle tasse di venerdì.

Le sanzioni sulla Borsa di Mosca e sul suo agente di compensazione, il Centro Nazionale di Compensazione (NCC), hanno portato a una serie di prezzi e spread variabili, mentre le contrattazioni si sono spostate sul mercato over-the-counter (OTC) il 14 giugno, oscurando l'accesso a prezzi affidabili per la valuta russa.

Sul mercato interbancario, dove la liquidità può essere bassa in quanto le principali banche russe che sono state sanzionate non possono partecipare, il rublo ha scambiato il 3,9% in più a 84,80 alle 0833 GMT rispetto al dollaro.

Il tasso medio composito dollaro-rublo, calcolato da LSEG e basato sui dati dei broker e delle controparti internazionali, si attestava a 84,16.

Contro lo yuan, il rublo era più forte del 2,3% a 11,43.

Il tasso ufficiale dollaro-rublo della Banca Centrale è stato fissato a 87,81 per il 26 giugno, calcolato sulla base del trading OTC.

Il petrolio greggio Brent, un punto di riferimento globale per la principale esportazione della Russia, era in rialzo dello 0,5% a 85,70 dollari al barile. (Relazioni di Mark Trevelyan; Redazione di Anil D'Silva)