ROMA (MF-DJ)--Un'operazione programmata da un anno e mezzo, che si è conclusa con un nulla di fatto. Non si è perfezionato l'accordo quadro sottoscritto il 5 agosto 2021 da Next Re siiq e il gruppo DeA Capital, che avrebbe dovuto approdare nell'aumento di capitale, fino a un miliardo di euro, della società di investimento immobiliare quotata. L'intesa non si è concretizzata perché è scaduto "il termine - il 31 dicembre 2022 - per l'avveramento delle condizioni sospensive previste", si legge nel comunicato diffuso da Next Re, che ieri ha scambiato a 3,39 euro (-1,74%), mentre il titolo DeA Capital ha chiuso a 1,48 euro (-0,13%). Il mancato accordo, in realtà, non è dipeso dalla volontà delle due società, bensì da quella del mercato. "Una delle condizioni essenziali dell'accordo quadro era quella di reperire capitali terzi, così da preservare lo status di società a capitale diffuso", spiega Stefano Cervone, amministratore delegato della siiq. Al cui aumento di capitale avrebbero dovuto contribuire, per massimo il 70%, l'azionista di controllo di Next Re, Cpi Property Group. Mentre DeA Capital, che a settembre 2021 ha acquistato il 4,99% del capitale sociale della siiq, avrebbe dovuto versare fino al 5%.

Il resto, dunque, sarebbe dovuto andare a carico del mercato, ma la ricerca si è rivelata infruttuosa. "Da quando abbiamo firmato sono mutate profondamente le condizioni economiche: il Covid ha rialzato la testa, poi è scoppiata la guerra in Ucraina. Quindi non si è mai creata una finestra serena che permettesse di reperire capitali", chiarisce Stefano Cervone. La mancata intesa, in altre parole, non è da attribuire a una delle parti coinvolte.

"DeA Capital Real Estate Sgr è il nostro advisor", aggiunge l'ad, "e resta tale in un sodalizio che proseguirà". La conferma arriva a MF-Milano Finanza anche da fonti interne alla società appartenente al gruppo De Agostini, che ascrivono il non perfezionamento dell'accordo a "un'incertezza diffusa sul mercato". E non escludono, in futuro, un ritorno di fiamma, con DeA Capital che resta alla finestra visto che "la siiq, tra tutte le nostre asset class, è l'unica mancante e completerebbe la nostra offerta". Comunque vada, nei prossimi mesi Next Re proverà a condurre in porto per altre vie l'aumento di capitale. Anche perché il consiglio di amministrazione ha una delega, per accrescerlo, che dura fino all'approvazione del bilancio 2023.

red

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0309:26 gen 2023


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