(Reuters) - Dieci banche sono state escluse, per aver violato in passato norme antitrust, dai deal sindacati dell'Unione europea a sostegno del Recovery fund anti-Covid, che prevede emissioni fino a 800 miliardi di euro.

Ecco cosa comporta la mossa per la vendita del debito nel blocco, i mercati obbligazionari e le banche interessate:

QUALI BANCHE SONO COINVOLTE?

Il veto ha conseguenze su banche di tutto il mondo: sulla lista della Ue ci sono istituti di credito statunitensi quali JPMorgan, Citigroup e Bank of America, così come le britanniche Barclays e NatWest Group. Nell'Europa continentale sono interessate Deutsche Bank, Natixis, Credit Agricole e UniCredit, più la giapponese Nomura Holdings.

Le banche coinvolte non hanno commentato. Tutte sono nella lista dei 39 primary dealer responsabili della gestione delle vendite del debito - sindacato e messo all'asta - per il blocco e della gestione del trading di bond nel mercato secondario. Molte sono le banche di riferimento europee nel mercato obbligazionario del settore pubblico; sette sono tra le prime 10 che guadagnano commissioni dalle vendite di debito sindacato in questo mercato dal 2020, secondo Dealogic.

COSA HANNO FATTO?

Il divieto riguarda gli istituti di credito in precedenza multati dalla Commissione Ue per aver infranto norme antitrust, come la presunta partecipazione a tre cartelli negli ultimi tre anni.

Un caso ha visto le banche coinvolte multate per aver manipolato i mercati forex spot tra il 2007 e il 2013. Un altro ha riguardato un certo numero di banche che hanno agito in collusione sulle strategie di trading e pricing tra il 2010 e il 2015 relativamente ai bond del settore pubblico - debito emesso da istituzioni legate al governo. Il terzo riguarda un cartello di trader di varie banche nel mercato primario e secondario dei bond europei.

QUANTO SARANNO INGENTI LE PERDITE SU COMMISSIONI?

L'esclusione dai sindacati, in cui le banche d'investimento sono assunte da un emittente per vendere bond direttamente agli investitori finali, comporta la perdita di ingenti commissioni.

Secondo i calcoli di Reuters, le banche hanno incassato in commissioni 20 milioni di euro, lo 0,1% di 20 miliardi di euro, dal primo bond emesso martedì.

Le commissioni variano con le scadenze del debito; più lunga è la durata del bond, maggiori sono le commissioni.

Una media su tutte le scadenze per i restanti 60 miliardi di euro dell'emissione di debito a lungo termine prevista quest'anno si tradurrebbe in altri 66 milioni di commissioni se tutto il debito fosse sindacato, secondo i calcoli di Reuters.

Considerando che sarà diviso tra tutte le banche partecipanti, si tratta di un importo relativamente piccolo rispetto ai 224 milioni di dollari che JPMorgan ha raccolto da sola dalle vendite sindacate del debito del settore pubblico europeo dall'inizio del 2020, secondo Dealogic.

Inoltre, la Ue paga commissioni inferiori per il debito relativo al Recovery fund rispetto al debito sovrano degli stati europei. Tuttavia, attualmente il blocco emette tutto il debito tramite sindacati e farà affidamento su di essi molto più dei singoli stati anche dopo l'inizio delle aste a settembre, il che significa che le banche non vorranno perdere queste commissioni.

L'esclusione significa anche che i piccoli istituti di credito potrebbero veder aumentare la loro quota di commissioni.

QUANTO DURERÀ IL DIVIETO?

Per il momento, non è stata data nessuna scadenza. Il commissario al bilancio della Ue Johannes Hahn ha detto che la Commissione lavorerà sulla base delle informazioni fornite dalle banche su come hanno affrontato i problemi "il più velocemente possibile".

Fonti hanno detto a Reuters che alcune banche hanno già fornito le informazioni, mentre le altre dovrebbero farlo prossimamente. Questo potrebbe significare che alcune delle banche interessate dal veto potrebbero ottenere il via libera per riprendere la vendita di bond, hanno detto le fonti.

Un senior debt banker di un primary dealer non soggetto al veto ha detto di aspettarsi che almeno alcune delle banche vengano riammesse entro settembre, quando inizieranno le aste Ue.

AVRÀ EFFETTO SULLA LIQUIDITÀ?

L'acquisto di bond della Bce ha eliminato parte della liquidità sui mercati obbligazionari del blocco. La liquidità è importante per gli investitori, rendendo più facili ed economiche le transazioni.

Le commissioni di sindacato sono un fattore chiave che spinge le banche a partecipare ad aste molto meno profittevoli ma cruciali per mantenere la liquidità.

I governi europei hanno perso operatori primari negli ultimi anni poiché le banche hanno giudicato l'attività meno redditizia. E avere meno grandi banche a partecipare ai deal sindacati potrebbe anche comportare rischi per la Ue.

((Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614))