BRASILIA (awp/ats/ans) - La compagnia petrolifera brasiliana Petrobras ha inviato una piattaforma per riprendere, entro alcune settimane, le perforazioni off-shore nel Margine Equatoriale, una regione con grandi riserve di petrolio, la cui esplorazione è stata messa in discussione dal ministero dell'Ambiente (Mma) a causa del rischio di disastri ambientali.

La piattaforma, ha indicato Petrobras in un comunicato, è salpata oggi da Rio de Janeiro, diretta al pozzo Pitu Oeste, nel bacino di Portiguar (Stato nordorientale di Rio Grande do Norte).

La perforazione di pozzi in acque ultraprofonde nel bacino di Portiguar dovrebbe durare per un periodo massimo di cinque mesi ed è stata autorizzata dall'Istituto brasiliano per l'ambiente e le risorse naturali (Ibama), organismo legato al Mma diretto dalla ministra Marina Silva.

La compagnia non ha avuto invece il permesso dall'Ibama a realizzare la prospezione nel blocco FZA-M-59, alla foce del Rio delle Amazzoni, nello stato di Amapá, sempre all'interno del Margine Equatoriale.

Tuttavia Petrobras ha presentato ricorso contro la decisione di Ibama ed è in attesa di un nuovo parere prima di poter operare sulla costa di Amapá, area che la compagnia brasiliana ha incluso nel suo piano strategico di investimenti fino al 2028.

Il Margine Equatoriale, considerato la nuova frontiera petrolifera del Paese, si estende per circa 2.200 chilometri da Amapá, nel nord del Brasile, fino al Rio Grande do Norte, nel nord-est.

Questa zona petrolifera comprende i bacini di Amazinas, Pará-Maranhão, Barreirinhas, Ceará e Portiguar.