MILANO (MF-DJ)--Il Torino non è in vendita. E nessuna offerta è arrivata al suo azionista di controllo, l'imprenditore del settore editoriale-televisivo Urbano Cairo, proprietario del club granata dal 2005.

Il proprietario dell'omonimo gruppo media, che controlla anche l'emittente La7, e di Rcs Mediagroup, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza non ha intenzione di privarsi della società sportiva, nonostante i periodici attacchi da parte dei sostenitori della squadra. È di venerdì scorso l'annuncio pubblicitario su questo giornale di una parte della tifoseria - gruppo Facebook Resistenti Granata 1906 - con cui si chiedeva di trovare nuovi imprenditori «pronti ad affrontare una sfida fatta non solo di risultati economici, peraltro ottenibili, ma anche di passione, orgoglio, appartenenza e rinascita».

Cairo però, come si apprende, non ha mai ricevuto un'offerta. E anche se da tempo circolano voci di trattative per la cessione del club granata - tra i nomi era spuntato anche quello della famiglia Denegri di Diasorin,proprietari dello storico ristorante di Torino, Il Cambio - non c'è nulla di concreto al momento. Nel frattempo Cairo, sostituito l'allenatore (Davide Nicola al posto di Marco Giampaolo) ha ingaggiato i calciatori Rolando Mandragora e Tony Sanabria per provare a fare uscire la squadra dalla zona retrocessione.

Il Torino rischia di chiudere il bilancio 2020 in perdita per il terzo anno consecutivo dopo i rossi del 2018 (-12,3 milioni) e 2019 (-13,9 milioni). Una fase negativa che fa seguito a quella in utile per quasi 89 milioni dal 2014 al 2017: 37,2 milioni solo nell'esercizio 2017. A fine 2019 il patrimonio netto è passato è sceso a 34,2 milioni. I tifosi hanno fatto notare, nel loro comunicato, che la società ha incassato più di 160 milioni per diritti televisivi e quasi 18 da ricavi dal botteghino tra il 2017 e il 2019.

fch

(END) Dow Jones Newswires

February 02, 2021 03:29 ET (08:29 GMT)