GINEVRA (awp/ats) - SGS - gruppo ginevrino attivo a livello internazionale nel settore della certificazione e dell'ispezione - ha chiuso il primo semestre con un aumento del fatturato, mentre l'utile netto è stato penalizzato dall'impatto sfavorevole dei cambi. L'azienda ritocca comunque ai rialzo gli obiettivi per il 2023 sul fronte dei proventi e la borsa reagisce in modo favorevole.

In base ai dati diffusi stamani i ricavi tra gennaio e giugno sono stati pari a 3,3 miliardi di franchi, con una progressione su base annua dello 0,9%. Al netto degli effetti valutari, la crescita è stata dell'8,5%: in termini organici - cioè depurata da acquisizioni si è attestata all'8,1% (+2,3 punti). A livello geografico, Asia e Americhe hanno registrato un incremento a due cifre e pure l'Europa ha fatto passi avanti, malgrado condizioni di mercato ritenute difficili.

L'utile operativo Ebit rettificato si è attestato a 462 milioni (+0,9%), mentre il risultato netto è sceso dell'1,4% a 272 milioni. Espresso per azione e su base rettificata è invece aumentato dell'1,9% a 1,64 franchi.

"Siamo molto soddisfatti della nostra solida performance nella prima metà dell'anno", afferma il Ceo Frankie Ng, citato in un comunicato. Per il resto dell'esercizio la dirigenza punta su una crescita organica compresa tra il 5 e il 9%, a fronte del +5% stimato in precedenza. Gli altri traguardi prefissati - cioè un miglioramento dell'Ebit e del relativo margine rispetto al 2022, nonché un dividendo stabile - sono stati mantenuti.

Le cifre pubblicate oggi sono nettamente superiori alle previsioni per quanto riguarda i ricavi, mentre sul fronte della redditività gli esperti si aspettavano un po' meglio. I commenti degli analisti sono comunque stati positivi e sui mercati l'effetto non è mancato: il titolo SGS nel pomeriggio guadagnava circa il 4%. Dall'inizio dell'anno la performance è peraltro ancora negativa (-8%) e lo stesso vale pure per l'andamento sull'arco di 12 mesi (-9%) e di tre anni (-18%).

SGS - l'acronimo sta per Société Générale de Surveillance - è stata in origine fondata a Rouen, in Francia, nel 1878, da un giovane imprenditore lettone: l'impresa si occupa di verificare le forniture di grano, in un'epoca in cui queste venivano sempre più standardizzate. L'idea ebbe successo e vennero aperti uffici in varie località francesi. Nel 1915, durante la prima guerra mondiale, l'impresa spostò la sua sede da Parigi a Ginevra. La ragione sociale Société Générale de Surveillance venne adottata nel 1919. Dal 1985 l'azienda è quotata alla borsa svizzera. Oggi SGS gestisce una rete di 2650 uffici e laboratori in tutto il mondo e ha 98'000 dipendenti. Nel 2022 la società ha realizzato un fatturato di 6,6 miliardi di franchi.