(Alliance News) - Il Mib marca una lettura ribassista per la terza seduta della settimana, in una fase di pre-apertura che appare contrastata fra i vari listini europei.

Fra le piazze americane, nella notte europea, il Dow Jones ha ceduto l'1,0%, l'S&P ha chiuso in rosso dell'1,4%, mentre il Nasdaq ha lasciato sul piatto il 2,0%. "Mentre i mercati statunitensi hanno chiuso al ribasso per il quarto giorno consecutivo, anche i prezzi del petrolio sono scesi bruscamente a causa delle preoccupazioni secondo cui una prospettiva di inflazione più rigida aumenta la prospettiva di un'economia più debole verso il 2023", ha affermato Michael Hewson di CMC Markets.

Fra le piazze asiatiche, l'Hang Seng sta cedendo l'1,5%, lo Shanghai Composite lo 0,4%, mentre il Nikkei ha chiuso in calo dello 0,7%.

Il FTSE Mib marca una lettura ribassista di 67,00 punti, dopo avere ceduto l'1,2% a 24.265,45.

Il FTSE 100 di Londra, sale di 18,70 punti, il CAC 40 di Parigi sale di 10,20 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte sta lasciando sul parterre 69,50 punti.

Tra i listini minori italiani, martedì sera, il Mid-Cap ha ceduto l'1,7% a 39.735,10, lo Small-Cap ha chiuso in ribasso dell'1,3% a 27.973,14 e l'Italia Growth ha chiuso su dello 0,4% a 9.394,32.

Sul listino principale, Saipem ha chiuso in rosso del 2,7% dopo aver chiuso in rialzo del 2,3% alla vigilia. La società ha fatto sapere lunedì di aver esercitato l'opzione di acquisto relativa alla drillship di settima generazione Santorini, che sta già operando nella flotta Saipem sulla base di un contratto di noleggio a lungo termine siglato nel 2021 con Samsung Heavy Industries. Il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto è pari a USD230 milioni, da versarsi entro la fine del 2022.

DiaSorin ha ceduto invece invece il 3,4%, in scia al rosso della vigilia con lo 0,9% e terminando come peggiore.

FinecoBank ha ceduto invece il 2,4%, dopo il rosso della vigilia con lo 0,2%.

Banca Mediolanum - in calo dello 0,9% - martedì ha comunicato i risultati commerciali del mese di novembre, con un ammontare di quasi EUR1,1 miliardi. Di questi la raccolta netta totale EUR695 milioni, salendo a EUR7,04 miliardi dall'inizio dell'anno.

Leonardo ha chiuso in attivo dello 0,8%, mentre cresce il peso dell'ex Finmeccanica nell'industria mondiale delle armi. Secondo l'ultima classifica redatta dall'istituto indipendente svedese Sipri - Stockholm International Peace Research Institute, il colosso della difesa italiano sale al dodicesimo posto nella classifica mondiale top 100 ed è il primo in Europa, dove sopravanza Thales e Airbus. Il gruppo guidato da Alessandro Profumo, nel 2021, ha venduto armi per circa USD13,9 miliardi, con un incremento del 18% sull'anno precedente, grazie al quale passa dalla posizione numero 14 alla numero 12 nel Mondo. Secondo i calcoli di Sipri, per Leonardo le armi rappresentano l'83% del fatturato complessivo.

Prevale in maniera significativa il lato degli acquisti anche su ERG, che ha chiuso avanti dello 0,5% dopo due sedute ribassiste.

Sul Mid-Cap, Juventus FC ha ceduto il 5,3%, inanellando la sua terza seduta sul fronte ribassista, dopo aver approvato un nuovo progetto di bilancio per l'esercizio 2021/2022 che sarà sottoposto all'approvazione dell'assemblea degli azionisti, prevista il 27 dicembre 2022. Il club bianconero ha precisato che la riapprovazione del progetto di bilancio fa seguito alle analisi e valutazioni compiute dal consiglio di amministrazione del 28 novembre scorso.

La Vecchia Signora ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita netta di EUR239,26 milioni, rispetto al rosso di 226,81 milioni dell'esercizio precedente. Nel dettaglio, il club bianconero ha chiuso l'esercizio 2021/2022 con ricavi per EUR443,38 milioni, in contrazione del 7,8% rispetto a EUR480,71 milioni ottenuti nell'esercizio precedente.

A fine giugno del 2022, l'indebitamento netto è calato a EUR153 milioni, rispetto a EUR389,2 milioni di inizio esercizio, "a seguito del perfezionamento dell'aumento di capitale concluso a dicembre 2021 per EUR393,8 milioni", si legge nella nota diffusa.

Mutuionline ha ceduto invece il 3,6%, virando al ribasso dopo due sessioni positive.

Webuild ha chiuso invece in rosso dello 0,6%. La società ha comunicato martedì di aver firmato il contratto da EUR1,26 miliardi, condizione utile all'avvio dei lavori, per la realizzazione delle tratte dell'Autostrada Pedemontana Lombarda, la Tratta B2 e la Tratta C, già aggiudicate dalla società a settembre dello scorso anno.

Tra i pochi rialzisti, Banca Popolare di Sondrio ha raccolto lo 0,6%.

Tra le società a bassa capitalizzazione, fra la minoranza dei titoli rialzisti, SIT ha chiuso in rialzo del 3,6% dopo il 2,2% di passivo della vigilia.

Prima Industrie ha chiuso flat a EUR24,75. La società ha reso noto martedì che la sua business unite Prima Additive ha siglato un accordo di partnership con Safina, azienda fondata nel 1920 con una unga tradizione nel settore della gioielleria e dei metalli preziosi che oggi dispone di un'ampia gamma di prodotti, tra cui le polveri metalliche per la manifattura additiva.

In rosso - colore prevalente anche in questo listino - CIA ha chiuso sotto dello 0,9 con il prezzo a EUR0,0656, ponendo fine al trend positivo durato cinque sedute.

Vendite - fra i numerosi - anche su Civitanavi Systems, che è arretrato del 2% dopo due sessioni in cui hanno prevalso gli acquisti.

Banca Monte dei Paschi ha ceduto il 3,8%. Il volume giornaliero è quasi triplicato sulla media a tre mesi, sfiorando i 9,9 milioni di pezzi scambiati rispetto ai quasi 3,5 milioni giornalieri.

Tra le PMI, Casasold ha raccolto il 3,1% dopo aver fatto sapere al mercato di aver ha sottoscritto un accordo di investimento vincolante per l'acquisizione del 75% del capitale sociale di Tweppy. Il corrispettivo è pari a EUR1,8 milioni circa. Tweppy è una società attiva nello sviluppo e commercializzazione di una piattaforma SaaS, Software as a Service, per la fornitura di servizi di ottimizzazione e controllo dei processi aziendali delle imprese, con un fatturato al 31 dicembre 2021 pari a EUR1,0 milioni.

Bene anche Ki Group, che si è portato avanti del 6,8%, rimbalzando dopo sei sedute di fila chiuse in saldo passivo.

CY4Gate ha guadagnato il 3,4% dopo che, con Atlantica Cyber Security, ha siglato un accordo in cui Atlantica erogherà servizi di monitoraggio e incident response e svilupperà e fornirà tecnologie a tutela della sicurezza cibernetica tramite il suo prodotto di punta, Real Time Analitics. "La potenzialità della partnership tra le due aziende a guida e partecipazione italiana sarà determinante per l'erogazione di servizi di cybersecurity avanzata per il Sistema Paese, per proteggere i dati e le applicazioni delle aziende e delle istituzioni italiane", si legge nella nota diffusa.

In rosso, IDNTT ha chiuso sotto del 4%, posizionando il prezzo a EUR3,33.

Imvest ha ceduto invece il 5,3%, alla sua terza seduta fra i ribassisti. Sul titolo si segnala l'alto volume di scambi, ben oltre 1,9 milioni di pezzi, contro una media a tre mesi di circa 892.000.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0456 contro USD1,0502 di martedì in chiusura. La sterlina vale USD1,2126 da USD1,2223 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD79,53 al barile contro USD80,24 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.772,85 l'oncia da USD1.773,25 da ieri sera.

Nel calendario macro di mercoledì, alle 100 CET, focus sul dato sulle vendite al dettaglio italiane mentre alle 1100 CET sarà la volta del PIL dell'Eurozona.

Dagli USA, alle 1300 CET, spazio al report sul mercato dei mutui. Alle 1630 CET, verranno rese note le scorte di petrolio greggio, il report sulle raffinerie EIA e l'inventario di Cushing.

Fra le società di Piazza Affari, non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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