(Alliance News) - Martedì, le piazze finanziarie hanno esteso le perdite nelle negoziazioni pomeridiane, con le sale trading che esprimono cautela alla vigilia della pubblicazione del rapporto sull'inflazione statunitense - nello specifico il CPI - che potrebbe influenzare la traiettoria della politica monetaria della Federal Reserve.

Martedì nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, la conferma del tasso nella riunione del 14 giugno ha una probabilità prezzata all'88% per la conferma nell'intervallo 500/525 bps. Il rialzo di 25 bps nel target 525/550 bps è invece prezzato all'12%.

Sempre in tema di banche centrali, con la BCE che pare in traiettoria per un altro rialzo dei tassi dopo quello della scorsa settimana, la Banca d'Inghilterra dovrebbe inasprire ulteriormente le sue politiche monetaria questa settimana, con il Regno Unito anch'esso alle prese con un'inflazione persistente.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dello 0,2% a 27.383,53, il Mid-Cap è in passivo dello 0,6% a 43.337,78, lo Small-Cap cede lo 0,6% a 28.599,20 e l'Italia Growth ha ceduto lo 0,1% a 9.133,13.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in ribasso dello 0,7%, il FTSE 100 di Londra in rosso dello 0,3%, mentre il DAX 40 di Francoforte si è contratto dello 0,1%.

A Milano, sul principale listino di Piazza Affari, sui quartieri alti si vede Banco BPM, che ha chiuso avanti del 7,5%. La banca ha comunicato lunedì di aver chiuso il primo trimestre con un utile netto di EUR265,3 milioni, in aumento rispetto a EUR177,8 milioni dello stesso periodo del 2022 e a EUR209,9 milioni del quarto trimestre dell'anno scorso.

È salita bene anche BPER Banca, che ha portato a casa il 3,9% terminando per la terza seduta di fila sul lato dei rialzisti.

In nota negativa - nonostante gli ottimi numeri relativi al primo trimestre - FinecoBank, che cede il 5,7%. Il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati al 31 marzo, chiudendo con un utile netto che registra il nuovo record nel trimestre, attestandosi a EUR147,3 milioni, superiore del 19% su base annuale e del 17% sul trimestre precedente, come reso noto martedì dalla banca.

I ricavi del primo trimestre del 2023 ammontano a EUR293,7 milioni, in crescita del 15% rispetto a EUR255,7 milioni del primo trimestre 2022 e dell'11% rispetto ai EUR263,9 milioni del quarto trimestre 2022.

Banca Monte dei Paschi di Siena ha invece ceduto il 2,2%, a seguito dell'annuncio dei risultati al 31 marzo, in cui sono stati realizzati ricavi per EUR878,9 milioni, in aumento del 12% da EUR786,2 milioni del primo trimestre dell'anno precedente, è in rosso dello 0,3%. L'utile netto è pari a EUR236 milioni, in aumento del 51% rispetto a EUR156 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

A2A è in rosso dello 0,1%. La società ha fatto sapere lunedì di aver richiesto un'estensione a Egea del periodo di esclusiva precedentemente concordato e in scadenza il prossimo 15 maggio 2023, al fine di proseguire le attività di due diligence. Egea, si legge in un comunicato, ha confermato ad A2A di acconsentire alla prosecuzione delle attività di due diligence e delle trattative sino al 12 giugno, ma a condizione che A2A rinunci all'esclusiva relativamente alle trattative in corso prima del termine del 15 maggio 2023. La due diligence proseguirà quindi nel contesto di una procedura competitiva, alla quale potranno partecipare altri soggetti.

Sul Mid-Cap, PharmaNutra sale del 5,9% dopo aver approvato lunedì il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo, chiuso con un risultato netto del periodo ammonta ad EUR5,4 milioni rispetto a EUR3,5 milioni al 31 marzo 2022. I ricavi netti consolidati al 31 marzo 2023 ammontano a EUR23,6 milioni, con un incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di EUR4,8 milioni.

Fra i migliori anche Banca Popolare di Sondrio, spinto dai buoni conti resi noti martedì, che ha chiuso su del 2,2%. L'utile netto consolidato al 31 marzo 2023 è stato pari a EUR94,4 milioni rispetto agli EUR40,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Anima Holding, in rosso dell'1,1%, ha comunicato venerdì di aver chiuso il primo trimestre con un utile netto sostanzialmente invariato su base annua, a EUR30,2 milioni da EUR30,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

SOL ha invece ceduto il 4,7%, alla vigilia della pubblicazione della relazione trimestrale.

Sullo Small-Cap, Ratti avanza del 5,7% portando il prezzo a EUR2,99 per azione e chiudendo per la quarta seduta di fila in trend rialzista.

Bene anche Gas Plus, che porta a casa il 2,9% dopo la contrazione dello 0,6% della vigilia.

Valsoia, che ha ceduto lo 0,2%, ha comunicato lunedì che i ricavi del primo trimestre sono aumentati del 9,5% su base annua a EUR24,5 miloni da EUR22,4 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Esprinet ha invece ceduto il 3,3% a EUR7,69, in attesa della trimestrale in pubblicazione per giovedì.

Tra le PMI, H-Farm ha ceduto il 7,5%, dopo due sedute chiuse in saldo attivo.

Go Internet ha invece ceduto il 4,8% a EUR0,10. Il titolo ha toccato in giornata il suo nuovo minimo annuale a EUR0,098.

Spindox sale dell'8,5%. La società ha fatto sapere martedì di essersi aggiudicata la gara di Poste Italiane per l'istituzione di un accordo quadro per la fornitura di servizi di supporto specialistico per la trasformazione territoriale. Il contratto, che avrà la durata di 36 mesi, prevede un valore economico pari a EUR2,2 milioni.

Alfio Bardolla sale invece del 5,5%, alla sua terza seduta sul lato dei rialzisti.

A New York, il Dow Jones cede lo 0,1%, il Nasdaq si contrae dello 0,5%, mentre l'S&P 500 sta marcando un passivo dello 0,4%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0951 contro USD1,1017 di lunedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2612 da USD1,2631 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD75,42 al barile contro USD76,83 al barile di lunedì sera. L'oro, invece, scambia a USD2.024,83 l'oncia da USD2.027,15 l'oncia di lunedì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di mercoledì, è previsto l'arrivo dell'inflazione della Germania alle 0800 CEST mentre alle 1000 CEST sarà la vota della produzione industriale italiana.

Dagli USA, alle 1300 CEST, spazio al report sul mercato dei mutui USA mentre alle 1430 CEST sarà la volta del dato sull'inflazione. Alle 1630 CEST, occhi sul dato sulle scorte di petrolio greggio e sull'inventario di Cushing. Alle 1900 CEST, è invece prevista un'sta di titoli del Tesoro a 10 anni.

Nel calendario societario, fra le numerosi trimestrali in arrivo, ci sono quelle di Aeffe, Arnoldo Mondadori Editore, Hera, Il Sole 24 Ore, Immsi, Nexi, Piovan, Telecom Italia, Tinexta e Tod's.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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