St George Mining Limited annuncia nuovi promettenti obiettivi di nichel nel suo Progetto Mt Alexander, in Australia Occidentale. L'esplorazione del nichel viene effettuata a Mt Alexander - dove St George ha già fatto quattro scoperte di solfuri di alto grado - in parallelo con un programma inaugurale di esplorazione del litio. St George ha stabilito un track record di successo nell'utilizzo di indagini elettromagnetiche per identificare obiettivi altamente prospettici per il nichel.

La Società è entusiasta degli ultimi obiettivi altamente prospettici per il nichel identificati dal FLEM e attende di testarli con la perforazione nel corso di questo trimestre. L'attenzione per l'esplorazione a doppio binario sul Monte Alexander fa seguito all'identificazione, nel trimestre di settembre, di minerali di litio potenzialmente significativi e visibili in diversi argini di pegmatite affioranti all'interno di un corridoio di 15 km sui terreni di St George. La prima fase di mappatura delle pegmatiti e di campionamento dei frammenti di roccia è quasi completata e i primi saggi dei campioni di frammenti di roccia inviati al laboratorio sono attesi per la prossima settimana.

I graniti dell'ultima fase possono interrompere le pietre verdi esistenti, provocando la rimobilizzazione e la concentrazione della mineralizzazione di solfuri adiacente al contatto granito/pietra verde. Questo contesto geologico è noto per ospitare nichel di alto livello in altre parti del cratone Yilgarn, tra cui la miniera Flying Fox a Forrestania. Sul Monte Alexander, le presenze note di solfuri di nichel a nord e a sud dell'area target supportano il potenziale di rimobilizzazione dei solfuri di nichel all'interno o in prossimità del granito.

I depositi minerari al di sotto e/o all'interno delle intrusioni di granito possono essere ciechi dalla superficie, rendendo le indagini EM un metodo adatto per indagare su qualsiasi materiale conduttivo. L'indagine FLEM ha identificato cinque anomalie EM nell'area interpretata del contatto tra granito e pietra verde. P1 ha una risposta tardiva e una conduttività molto più alta rispetto alle altre quattro anomalie EM.

Queste caratteristiche distinguono P1 dagli altri conduttori, rendendolo l'obiettivo di perforazione più quotato.