Il produttore di apparecchiature mediche Steris ha battuto le stime sugli utili del terzo trimestre, grazie alla forza della sua attività principale nel settore della sanità, trainata dalla domanda di strumenti chirurgici, in quanto un maggior numero di pazienti recupera le procedure ritardate durante la pandemia.

L'azienda, che produce strumenti chirurgici, ha registrato un fatturato trimestrale di 1,4 miliardi di dollari, anticipando le stime degli analisti di 1,35 miliardi di dollari, secondo i dati LSEG.

"Il continuo slancio del nostro segmento Healthcare riflette la solida crescita del volume delle procedure negli Stati Uniti e l'allentamento dei vincoli della catena di approvvigionamento, che ci ha permesso di continuare a ridurre i livelli di arretrati", ha dichiarato Dan Carestio, Amministratore Delegato di Steris.

L'azienda con sede a Dublino, in Irlanda, è l'ultima a beneficiare dell'allentamento della carenza di personale ospedaliero e del recente aumento di alcune procedure chirurgiche, come la sostituzione delle articolazioni, soprattutto tra gli adulti più anziani negli Stati Uniti.

Steris prevede che il suo fatturato dell'anno fiscale 2024 aumenterà dal 10% all'11%, rispetto alla sua precedente previsione del 9%-10%.

Il fatturato del segmento sanitario, in cui l'azienda vende prodotti di sterilizzazione agli ospedali e ad altri fornitori di servizi sanitari, è cresciuto del 19,1% nel trimestre in esame, raggiungendo 916,2 milioni di dollari, rispetto alle stime di 853,7 milioni di dollari.

Escludendo le voci, l'azienda ha registrato un utile di 2,22 dollari per azione, rispetto alle stime degli analisti di 2,17 dollari per azione.