BIENNE (BE) (awp/ats) - La crescita (su base annua) delle vendite di orologi svizzeri all'estero è proseguita anche in gennaio, ma è in fase di rallentamento.

Stando ai dati diffusi oggi dalla Federazione dell'industria orologiera (FH), nel primo mese dell'anno le esportazioni si sono attestate a 1,9 miliardi di franchi, in progressione del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. In termini di numero i segnatempo smerciati hanno presentato un incremento lievemente più basso, pari al 2,9% (a 1,2 milioni).

L'espansione è stata minore negli Stati Uniti (+2,2% a 326 milioni), il principale sbocco del made in Switzerland. Al secondo posto figura la Cina continentale (+5,0% a 194 milioni), seguita da Hong Kong (-4,7% a 160 milioni), Singapore (+10,2% a 123 milioni), Giappone (+6,2% pure a 123 milioni) e Regno Unito (+2,9% a 109 milioni). Insieme questi sei mercati rappresentano il 54%. FH punta peraltro i riflettori sul raddoppio delle esportazioni verso il Qatar (+118%), in vista dei numerosi eventi in programma quest'anno nel paese che si affaccia sul Golfo Persico e in particolare della fiera della gioielleria e dell'orologeria di Doha all'inizio di febbraio.

Con accenti diversi si presenta l'andamento delle esportazioni in relazione ai segmenti di prezzo. Gli orologi di meno di 200 franchi hanno mostrato un decremento del 4,3% in termini di valore, la gamma 200-500 un incremento dello 0,8%, il comparto 500-3000 segna -0,1%, mentre per la fascia oltre 3000 franchi si osserva un +3,2%.