(Alliance News) - Mercoledì, i principali listini europei viaggiano in territorio negativo con azioni che continuano a perdere terreno in vista dei verbali della Fed di questa sera, anche se questi potrebbero non rappresentare la svolta sperata da molti.

"Il tono negativo continua ad essere presente in tutti i mercati questo pomeriggio, anche se non è così drammatico come quello di ieri. Gli investitori sperano chiaramente che i verbali della Fed li salvino da questa ondata di ribasso sui tassi d'interesse, ma visti i dati che abbiamo avuto da allora i verbali potrebbero non essere in grado di fare molto per recuperare la situazione. I mercati europei sono scesi di più rispetto ai loro omologhi statunitensi questo pomeriggio, ma nel complesso si trovano in una posizione migliore e sembrano offrire le migliori prospettive di rischio-rendimento in vista di marzo", ha commentato Chris Beauchamp, capo analista di mercato di IG.

"Le aspettative di tassi d'interesse statunitensi "più alti più a lungo" hanno fatto sì che i prezzi delle materie prime continuassero a crollare, con la loro debolezza che rimane un fattore chiave".

Così, il FTSE Mib chiude in ribasso dell'1,1% a 27.101,53, il Mid-Cap giù dello 0,8% a 44.072,24, lo Small-Cap cede l'1,1% a 29.707,77 e l'Italia Growth è in rosso dello 0,5% a 9.521,44.

In Europa, il FTSE 100 di Londra cede lo 0,6%, il CAC 40 di Parigi cala dello 0,2% e il DAX 40 di Francoforte è giù dello 0,1%.

Sul Mib, si prende la vetta Telecom Italia - in verde del 2,8% - che martedì sera ha comunicato, con riferimento all'offerta indicativa e non vincolante, di aver ricevuto una lettera da KKR con cui la stessa ha prorogato il termine di tale offerta al 24 marzo. In particolare, secondo quanto indicato nella lettera, la proroga del termine è dovuta ad una richiesta del Governo di disporre di ulteriori quattro settimane per effettuare una analisi congiunta degli aspetti pubblicistici dell'operazione concernenti i poteri esercitabili dal Governo nel settore.

Stellantis, dopo la pubblicazione dei dati, chiude in verde del 2,2%. Sia i ricavi che l'utile netto della società hanno registrato aumenti a due cifre nel corso dell'esercizio 2022, come reso noto mercoledì dalla casa automobilistica nata dalla fusione di FCA e PSA Groupe. I ricavi sono aumentati a EUR179,6 miliardi da EUR149,4 miliardi dell'anno precedente o da EUR152,1 miliardi pro-forma dell'anno precedente. L'utile netto è salito del 26% a EUR16,78 miliardi nel 2022 da EUR13,22 miliardi dell'anno prima o da EUR13,35 miliardi pro-forma.

Inoltre, il board mercoledì ha approvato un programma di riacquisto di azioni proprie fino a EUR1,5 miliardi, da eseguire sul mercato allo scopo di "annullare le azioni ordinarie acquisite attraverso il programma di riacquisto di azioni", spiega la società.

In attivo c'è anche Campari, su dell'1,3%. La società ha comunicato martedì di aver chiuso il 2022 con vendite e utili in aumento a due cifre rispetto all'anno precedente.

Le vendite della società sono salite del 24% su base annua nell'ultimo esercizio, a EUR2,70 miliardi da EUR2,17 miliardi dell'anno precedente, con il margine loro aumentato del 23%, a EUR1,59 miliardi da EUR1,30 miliardi dell'anno prima.

Il comparto bancario va giù in blocco, con FinecoBank in coda con una flessione del 4,8%, insieme a BPER Banca giù del 4,4%, UniCredit in calo del 2,7% e Intesa Sanpaolo in passivo del 3,0%.

Va giù anche la oil Tenaris, in calo del 3,1%.

Sul segmento cadetto, Fincantieri - in passivo del 2,7% - ha fatto sapere mercoledì di aver firmato un accordo di cooperazione con Abu Dhabi Ship Building, controllata di EDGE Group, leader nella progettazione, costruzione, riparazione, manutenzione, refitting e conversione di navi militari e commerciali.

Secondo i termini dell'accordo, EDGE e Fincantieri uniranno le forze nella progettazione, costruzione e gestione della flotta per navi militari e commerciali, oltre a creare nuove opportunità di business nel mercato locale e internazionale con soluzioni tecnologiche ad alto valore aggiunto.

Enav chiude in verde dell'1,0%, dopo aver fatto sapere di essersi aggiudicato 15 progetti ottenendo finanziamenti di ricerca per un importo di EUR4,5 milioni, su un investimento totale di EUR350 milioni da parte dell'industria aeronautica e dell'Unione europea, attraverso il programma di finanziamento Horizon Europe.

Anima Holding, che ha approvato il progetto bilancio e fatto sapere di aver confermato i risultati resi noti il 6 febbraio riportando un utile netto di EUR120,8 milioni, in calo del 49% rispetto a EUR238,7 milioni del 2021, cede il 2,1%.

La raccolta netta del gruppo del 2022 è stata positiva per EUR1,6 miliardi da EUR2,4 miliardi dell'anno precedente, comprendendo le deleghe assicurative di Ramo I; il totale delle masse gestite a fine dicembre 2022 è pari a oltre EUR177 miliardi.

Carel Industries - in rosso dello 0,4% - ha comunicato martedì di aver siglato un accordo vincolante per rilevare l'intero capitale di Eurotec, distributore e system integrator basato ad Auckland, in Nuova Zelanda.

Eurotec ha riportato ricavi di NZD10,9 milioni, pari a circa EUR6 milioni, ed è strutturata su tre business units: HVAC, Refrigerazione e Electrical/Instrumentation, tutte caratterizzate anche da una notevole contenuto in termini di servizi dedicati. La presenza sul territorio è garantita da tre filiali: oltre all'head-quarter di Auckland sono presenti sedi operative a Wellington e a Christchurch.

Sul segmento Small-Cap, Caleffi ha comunicato mercoledì i risultati preliminari consolidati del 2022 riportando un fatturato di circa EUR59,2 milioni, in flessione del 3,0% rispetto ai EUR60,8 milioni consuntivati al 31 dicembre 2021. Il titolo ha chiuso in calo del 6,8%.

L'Ebitda risulta superiore a EUR6 milioni, con un'incidenza di circa il 10%, rispetto agli EUR8,0 milioni del 31 dicembre 2021.

Il consiglio di amministrazione de Il Sole 24 ORE - in flessione dell'1,6% - martedì ha approvato il Piano Industriale 2023-2026 che conferma una crescita costante e sostenibile del gruppo attraverso la digitalizzazione dei prodotti e dei processi, l'internazionalizzazione e la continua valorizzazione del brand.

La crescita di ricavi e margini è confermata anche nel mutato contesto geopolitico, economico e di mercato. Nel dettaglio, la società attende ricavi per EUR250 milioni, Ebitda pari a EUR44 milioni ed Ebit a EUR23 milioni.

Fra le PMI, Circle chiude in rosso dell'1,7%, dopo aver fatto sapere martedì che i 'Port Community Services' offerti sono stati selezionati da un importante porto del Mediterraneo.

Questa commessa, della durata di 4 anni e del valore di oltre EUR290.000, va ad aggiungersi alle altre due ottenute nel mese di gennaio e destinate a primari attori internazionali della logistica portuale, "mercato in cui Circle sta mettendo a frutto in maniera significativa la propria esperienza", come spiega la società in una nota.

Vimi Fasteners perde il 15%, dopo aver esaminato martedì i principali dati preconsuntivi consolidati al 31 dicembre 2022 e aver riportato ricavi per EUR53,4 milioni, in crescita dell'11% rispetto a EUR47,9 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

A New York, nel pieno delle negoziazioni di mercoledì, il Dow è in verde dello 0,1%, come il Nasdaq, mentre l'S&P 500 è sulla soglia della parità.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0628 contro USD1,0663 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2069 da USD1,2116 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,29 al barile contro USD83,02 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.843,15 l'oncia da USD1.834,09 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, con la borsa di Tokyo che resta chiusa, la mattinata comincia alle 1100 CET in Europa con i dati sull'inflazione dell'Eurozona.

Alle 1200 CET è atteso il risultato del monitoraggio composito delle transazioni distributive in UK.

Nel pomeriggio, Oltreoceano, alle 1430 CET vengono pubblicati i dati sulle richieste di disoccupazione continua, l'indice PCE dei prezzi principali, i dati sul PIL e la spesa per i consumi reali.

Alle 1700 CET è la volta dei dati sulle scorte di petrolio greggio.

Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di Alkemy, Autostrade Meridionali, A2A, doValue, IGD - Immobiliare Grande Distribuzione e MeglioQuesto.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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