MILANO (MF-DJ)--Tim si muove in rally a piazza Affari (+22,08% a 0,423

euro) dopo che il Cda ha preso atto della intenzione di Kkr, allo stato

"non vincolante e indicativa", di effettuare una possibile operazione

sulle azioni di Tim attraverso un'offerta pubblica di acquisto, ad un

prezzo di 0,505 euro, sul 100% delle azioni ordinarie e di risparmio ,

volta al delisting.

La manifestazione d'interesse è stata qualificata da Kkr "amichevole" e

aspira ad ottenere il gradimento degli amministratori della societá e il

supporto del management.

Il prezzo indicativo, spiegano gli esperti di Equita, incorpora un

premio di circa il 45% sui prezzi di venerdì. Il deal valuterebbe Tim 5,7

volte il multiplo Ev/Ebitda 2021-2022, 14-12 il rapporto Ev/Ebitda-Capex e

13-11 l'indice P/e Adjusted, ben sopra il fair value degli stessi

analisti. Kkr avrebbe giá sondato il Governo, non ricevendo opposizione

al deal anche se il Golden Power potrebbe ancora porre vincoli su rete

fissa e Sparkle (rete internazionale). Le dichiarazioni del Governo sono

al momento favorevoli.

"La reazione dei partiti politici è invece a nostro avviso il punto

chiave da valutare, così come quella degli azionisti", prosegue Equita.

"Vivendi (23,9%) detiene oggi un potere di veto di fatto sulle operazioni

straordinarie. Pensiamo che possa essere tentata di accettare l'offerta

negoziando la migliore uscita possibile. Tuttavia finora ha commentato che

è improbabile che sostenga l'offerta".

"Se Cdp (9,8%) accettasse l'offerta di Kkr, eliminerebbe l'impasse

strategica di avere una posizione sia in Tim che in Open Fiber, rimanendo

esposta solo a OF e mantenendo l'opportunitá di rilanciare il progetto

rete unica, soprattutto se Kkr fosse a favore di una scissione della rete

o fosse costretto a cedere il controllo della rete per il Golden Power.

Pensiamo che offerte competitive siano improbabili data la complessitá

della situazione, anche se altri fondi stanno valutando il dossier secondo

Bloomberg (Cvc, Advent) e quindi non sono da escludere, anche alla luce

della posizione di apertura del governo", concludono gli esperti. Hold e

target di 0,32 euro confermati.

Hsbc invece ha alzato il la sua raccomandazione di Tim a buy da reduce,

con target price rivisto a 0,5 euro da 0,28 euro.

Secondo gli esperti l'M&A attorno a Tim almeno supporterá la

valutazione di un multiplo Ev/Ebitda 2022 di 4,9, che rappresenta appunto

quelo implicito nell'offerta di Kkr a 0,505 euro. Secondo gli stessi

analisti, inoltre, la mossa di Kkr ora spingerá le parte coinvolte a

mostrare le loro carte. A detta degli esperti, infatti, l'offerta è

articolata e credibile e dovrebbe portare a delle reazioni da parte degli

stakeholder e le controparti. Vivendi, prosegue Hsbc, potrebbe dal canto

suo non necessariamente trovare l'offerta attraente. Il gruppo francese,

quindi, potrebbe supportare il piano di Kkr o opporsi e in questo ultimo

caso potrebbe presentare un piano alternativo.

Infine, a detta degli esperti di Jefferies l'offerta di Kkr sottolinea

le ambizioni del gruppo di private equity e la capacitá di trovare

opportunitá nel settore delle Tlc. Incoraggiante la risposta del Governo,

proseguono gli esperti, che probabilmente rilette i timori sulla capacitá

di Tim di sviluppare i Piani in ambito FTTP.

I potenziali ostacoli, secondo Jefferies, sono legati alla competizione

(l'influenza di Cdp su due reti fisse) e a Vivendi (visto il prezzo di

carico a 1,07 euro, svalutato a 0,83 euro). Jefferies inoltre segnala che

se togliamo dall'EV di Tim, la valutazione di FiberCop e gli attuali

valori di mercato di Tim Brasil e Inwit, gli asset residui trattano a 5,9

volte il rapporto Ev/Fcf operativo. La media di settore invece si attesta

a 14,3 euro. In ogni caso, il fattore critico per un re-rating di Tim è

quanto debito potrebbe essere caricato in caso di eventuale demerger delle rete fissa. Buy e tp di 0,5 euro invariati.

fus

marco.fusi@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

November 22, 2021 05:01 ET (10:01 GMT)