ROMA (MF-DJ)--Tim sta affrontando "una trasformazione industriale con

l'obiettivo di disegnare, anche con dei carve out, una configurazione

ottimale per affrontare le nuove sfide", ha detto il Ceo di Tim, Luigi

Gubitosi, nel corso della conference call con gli analisti sui conti,

parlando di un'azienda "piú snella e decentrata, con focus sui singoli

business".

Gubitosi ha preso come esempio Inwit affermando che "stiamo facendo lo

stesso con Noovle, dove faremo entrare investitori nel capitale con una

quota di minoranza e dove faremo percorsi simili con nuovi carve out".

Il manager si è soffermato quindi sulla rete, senza tuttavia entrare

nel dettaglio di scelte che dovranno essere adottate con gli altri soci.

"Se dobbiamo prendere il valore piú grosso di Tim, quel valore è la

rete, dovremo rivisitare le nostre opzioni", ha detto Gubitosi.

"Penso - ha aggiunto il manager - che ci sia una tendenza generale nel

settore verso servizi tecnici e altri servizi separati. A volte bisogna

ricordare che questo è un gruppo industriale, non possiamo perdere

economie di scopo; a volte avere un'immagine piú chiara consente di

identificare chiaramente il valore e il costo. Questo è un esercizio che

inizieremo a breve e su cui cui concentreremo i nostri sforzi".

"Per quanto ne so io, novembre è il mese in cui Enel sará fuori" da

Open Fiber, ha riferito Gubitosi, sottolineando gli "ottimi rapporti con

il management di Cdp" (che detiene il 9,81% di Tim). Cdp Equity sará il

primo azionista di Open Fiber, con il 60%, mentre Macquaire avrá il

restante 40%.

gug

(END) Dow Jones Newswires

October 28, 2021 12:03 ET (16:03 GMT)